2 Dicembre - L'Italia nel piatto: Ricette natalizie
E siamo già arrivati a Natale. Ed eccoci qua con il nostro gruppo a parlare di piatti natalizi tipici delle varie regioni, stavolta io presenterò una golosità unica che non manca mai sulla mia tavola. In Calabria è uno dei dolci natalizi più diffuso: ecco la Pitta 'nchiusa o Pitta 'mpigliata. Pitta 'nchiusa è il nome che troviamo nel catanzarese e nel crotonese per eredità etimologiche arabe ed ebraiche; pitta 'mpigliata è tipico invece del cosentino e di San Giovanni in Fiore in particolare, il borgo silano nel quale probabilmente ebbe origine intorno al 1700. Sono state trovate infatti tracce di questo dolce in un documento notarile risalente al 1728. In quell'anno venne stipulato un contratto di matrimonio tra il benestante Battista Caligiuro e i coniugi Giaquinta che acconsentirono a dargli in sposa la propria figlia a condizione che " ...a far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo, che a fine pranzo dovrà offrire la pitta 'mpigliata preparata anzitempo curando che la stessa sia di finezza giusta ". Ancora oggi c'è chi considera la Pitta 'mpigliata un dolce nuziale, ma in generale è un dolce natalizio e in alcune zone anche pasquale. Possiamo quindi affermare che la Pitta è un cibo di festa, oltre che una vera e propria opera d'arte per la sua forma somigliante ad un bouquet di piccole rose che racchiudono al loro interno i profumi e i sapori della cucina mediterranea. Certamente non è un dolce di facile realizzazione e richiede tempi piuttosto lunghi, però considerato il risultato finale vale la pena di cimentarsi nell'impresa.
Ingredienti
Per la pasta sfoglia
un bicchiere di olio d'oliva
un bicchiere di vino moscato bianco
2 uova
500 gr di farina 00
una bustina di lievito
un pizzico di sale
Per il ripieno
150 gr di noci
150 gr di mandorle spellate e tostate leggermente
100 gr di fichi secchi
100 gr di uva passa
200 gr di miele, io di zagara
un cucchiaio di zucchero
un pizzico di cannella
5/6 chiodi di garofano
buccia di mandarino calabrese
Farcia: tagliuzzate la frutta secca e mettete l'uva passa in una ciotola con acqua tiepida. Tenetela per 30 minuti, quindi scolatela e strizzatela bene. Frullate nel robot la cannella, i chiodi di garofano e la buccia di mandarino. Fate sciogliere sul fuoco il miele con lo zucchero, unite gli altri ingredienti amalgamandoli fra loro. Spegnete il fuoco e fate riposare la farcia per un giorno.
Pasta sfoglia: fate riscaldare insieme, senza farli bollire, l'olio e il vino; quando il liquido è tiepido versatelo in una ciotola e aggiungete la farina, le uova, il lievito e un pizzico di sale. Lavorate bene fino ad ottenere un impasto compatto ed elastico. Fate riposare il panetto, coperto con un tovagliolo, per qualche ora. Dopo questo tempo dividete l'impasto in tre parti e con il mattarello ricavate una sfoglia rotonda e due rettangolari. Prendete la sfoglia rotonda e adagiatela in uno stampo rotondo imburrato e infarinato. Cospargete la sfoglia con un pò di miele sciolto con un goccio d'acqua e con quel trito di mandarino, cannella e chiodi di garofano.
Assemblamento
Prendete le sfoglie rettangolari e con un tagliapasta ricavatene delle striscioline. Disponete su ognuna il ripieno e arrotolatele su loro stesse, come una rosa. Mettete le roselline in cerchi concentrici sulla sfoglia rotonda, aprendo leggermente il bordo superiore. Una volta riempita la teglia ( la mia è di 28 cm ) sollevate i bordi della base facendoli aderire alle roselline. Perchè questa fase venga bene si è soliti avvolgere la pitta con dello spago da cucina. Spennellate la pitta con il miele ed infornate a 180° per 50 minuti circa, o comunque fino a quando il dolce non avrà un bel colore dorato. Appena cotta sfornatela e fatela raffreddare completamente prima di servirla.
La pitta è comunque un dolce che si mantiene per parecchi giorni.
La Pitta 'mpigliata può avere anche questa forma a chiocciola oppure a ferro di cavallo.
E adesso vediamo cosa bolle in pentola nelle altre cucine
Valle d'Aosta
Piemonte - Il torrone alle nocciole
Liguria - Ravioli di pesce
Lombardia - Bignolata mantovana
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia - Buaidnik
Emilia-Romagna - Tortellini alla bolognese -http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/12/tortellini-alla-bolognese-per-litalia.html
Toscana - Cavallucci e berriquocoli di Siena
Umbria- Pinoccate
Marche I cavallucci di Apiro
Abruzzo " Celli Pieni"dolci tipici della tradizione abruzzese
http://ilmondodibetty.it/celli-pieni-ab…lia-nel-piatto/
Molise
Lazio: Ceciaroli
Campania
Basilicata Crispi lucani
Calabria Pitta mpigliata o pitta nchiusa
Puglia: Sannacchiùdere
Sicilia: non partecipa
Sardegna - Pan'e Saba
Il nostro blog: http://litalianelpiatto.blogspot.it/
Hai preparato un dolce meraviglioso. Dall'aspetto al gusto "parla" di tipicità e di tradizione. Voglio rifarlo!
RispondiEliminaTi è venuta perfetta io non l'ho mai amato ma mio papà la adora. ..sicuramente la rifarò complimenti
RispondiEliminaPur di vedere la tua ricetta ci sono entrata da qui:-)))) ( dal link non mi faceva accedere). Chiamo subito mia mamma e gliela faccio vedere, magari domenica la prepariamo. Bravissima come sempre Barbara. Ti abbraccio forte
RispondiEliminaADORO I PIATTI DI TRADIZIONE, ASSOMIGLIANO A UN DOLCE CHE PREPARA ANCHE MIA SUOCERA IN PUGLIA,CHISSA' CHE BUONO!!!BRAVA!!!BACI SABRY
RispondiEliminaDeve essere molto buono vengo a prenderlo da te :-D magari...
RispondiEliminaAlla fiera di Trieste c'è uno quest'anno che vende l'n'duja in una confezione chiusa in plastica. Cosa dice l'acquisto......
La metterei in un vaso di vetro coperto d'olio buono ma in frigo prendendo ogni tanto un pò per un sughetto o altro marito non deve assolutamente nulla di piccante sarebbe solo per me che ne dici??
Ciaooo buona serata,
Certo Edvige mettila in un vaso di vetro sempre coperto d'olio, oppure dividila in piccole porzioni e mettila sottovuoto. ..Magari venissi, sarei contenta o magari è facile che mi faccia io un viaggetto visto che sono in pensione. Vediamo... Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie metterò nel vaso è più facile per me conservare. Ciaoooo
EliminaMa che meraviglia, bella da vedere e immagino di un buonoooo... !
RispondiEliminaDavvero il tempo volaaaa e questa ricetta e' una golosita' da provare grazieeee!!!
RispondiEliminaCiao Barbara quante storie di tradizione che scopro sempre da te ;)! Per noi questo e' un dolce tipico pasquale invece, solo una volta mi sono cimentata a prepararla con mia mamma ed il risultato poteva andare :)! Ricordo invece che da piccola rimanevo affascinata a vedere mia zia girare tutti quei nastri di pasta per creare una rosa gigante e poi rubavo qualche mandorla che fuoriusciva qua e la'! Visto la preparazione lunga, di solito la compriamo da signore di fiducia e ce la gustiamo un pezzettino piccolo alla volta per non finirla in fretta ;)! Bellissima la tua in questa forma! Un bacione e buona giornata Luisa
RispondiEliminaCaspita che spettacolo! Complimenti, mi piace molto. Altro che dolci natalizi comprati pieni di assurde farciture!
RispondiEliminaDeve essere molto goloso! Si presenta anche benissimo, semplicemente stupendo
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
Che meraviglia! Adoro questo dolce!
RispondiEliminaCara Barbara, un dolce sicuramente buonissimo e originale, interessantissimo anche per la storia che c'è dietro, che ho letto veramente con piacere. Inoltre il suo aspetto è troppo bello, sembra davvero un bouquet di piccole rose...bravissima come sempre, ti faccio i miei più sinceri complimenti:)).
RispondiEliminaUn bacione:))
Rosy
Mamma mia, questo fantastico dolce non lo conoscevo... grazie della condivisione!!!!
RispondiEliminaI tuoi dolci sono favolosi, Barbara, ricordano le nostre cartellate col miele o col vin cotto Bravissima come sempre!
RispondiEliminaBuon fine settimana!
Kiss
Non conoscevo questo dolce che, oltre ad essere assolutamente nelle mie corde (perché ricchissimo di frutta secca, che io adoro) è anche molto bello e scenografico!
RispondiEliminadavvero molto ricco questo dolce, ideale per le feste natalizie, colmo di tutte le bontà tipiche della vostra zona... sempre bravissima, ci viuole una certa manualità per fare questa ricetta...non è da tutti! buone feste!
RispondiEliminaComplimenti per questi favolosi dolci!!
RispondiEliminache bella questa ricetta, una vera opera d'arte, complimenti.
RispondiEliminaUn bacione e buone feste
Miria