"Pomeriggio uggioso: lo passiamo in cucina a preparare biscotti?" L'Italia nel piatto
Questo il tema per l'appuntamento del 2 Novembre: goloso e coinvolgente.
Attraverso un tour virtuale nella mia regione alla scoperta di dolci della tradizione ho scoperto i fritti 'a bbentu, simil - ciambelle dalla preparazione un pò particolare che rischiano di essere sepolti dall'incuria del tempo. I fritti a bbentu, scoratedd’ o squaratelli dal fatto che l'acqua caldissima con cui vengono lavorati squara, cioè scotta. Sono tipici della sibaritide e necessitano, secondo la tradizione, di alcuni passaggi scaramantici nella preparazione altrimenti durante la frittura il dolce non prende forma. Generalmente hanno un significato di buon augurio e infatti vengono preparati in occasioni liete: la nascita di un figlio, un fidanzamento, la laurea ...
Il nome dei “fritti al vento” sicuramente vuole indicare la loro leggerezza, visto che non contengono nemmeno uova.
Ingredienti
500 ml di acqua
400 gr di farina 00
un pizzico di sale
50 ml di olio evo
2/3 foglie d'alloro
zucchero semolato
zucchero a velo
cannella
olio di semi per
friggere
Preparazione
In una pentola
mettete l'acqua, le foglie d'alloro, il sale e con l'olio disegnateci sopra una
croce. Appena l'acqua inizia a bollire versate la farina, metà grano duro e
metà grano tenero e mescolate velocemente e con forza finchè l'impasto non
si staccherà dalle pareti.
Spegnete il fuoco e adagiate il panetto su una spianatoia unta d'olio e lavoratelo ancora caldo con forza e a lungo per eliminare eventuali grumi di farina e rendere l’impasto omogeneo. Ricavate dall'impasto tanti cordoncini e date loro la forma caratteristica.
Scaldate abbondante olio di semi e friggete i fritti a bbentu. Appena sono dorati, scolateli e passateli nello zucchero semolato. Potete anche cospargerli con cannella o intingerli nel mosto cotto. Vanno comunque mangiati ancora caldi.
Io li ho cosparsi di zucchero a velo misto a cannella.
E adesso andiamo a curiosare nella altre cucine d'Italia
https://profumiecolori.blogspot.com/2020/11/lebkuchen-biscotti-speziati-al-miele.html
https://www.blogthatsamore.it/2020/11/favette-triestine.html
Particolarissimi, non li conoscevo affatto, ma meritano di esser provati: hanno un aspetto delizioso!
RispondiEliminaCiao Barbara, sembrano fatti di carta, sono bellissimi, brava davvero!
RispondiEliminaMi hai fatto venir fame, poi senza uova! Un'altra ricetta da provare
RispondiEliminadavvero insolita come ricetta, e poi nonostante la frittura sono rimasti chiarissimi..una gran bella ricetta!
RispondiEliminaL'unica accortezza è la lavorazione, l'impasto deve essere asciutto e senza grumi, altrimenti durante la frittura potrebbero scoppiare. Ed è quello che è successo a me, per fortuna è andata bene!
RispondiEliminaGrazie per questi biscottini deliziosi!
RispondiEliminatradizione, scaramanzia, buonaugurio... incredibile quante cose imparo grazie a L'Italia nel piatto! Questi biscottini sono di una delicatezza unica, penso proprio li preparerò qualche volta!! un abbraccio
RispondiEliminaMi hai fatto ricordare che anche mia nonna disegnava la croce con l'olio. Non ricordo di preciso per quale preparazione, ho dei ricordi molto vecchi, ma devo chiedere alle zie.
RispondiEliminaBellissimi e particolare questi biscotti.
Che belli che sono Barbara e di sicuro sono di un buono pazzesco!
RispondiEliminaBaci,
Mary
Biscotti veramente originali per preparazione e aspetto
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