L'Italia nel Piatto, 2 Maggio: Erbe spontanee e piante aromatiche
Ho pensato di farvi conoscere, in questo appuntamento, una delle tante eccellenze calabresi: l'anice nero, una pianta aromatica che rischia di scomparire insieme a quegli anziani che la sanno riconoscere e valorizzare.
La Sila nei suoi boschi e nelle sue radure è ricca di essenze aromatiche dal profumo inebriante e dalla molteplici proprietà curative. Sulle sue soleggiate pendici fino ad un'altezza di 1000 metri cresce una pianta spontanea di anice, piuttosto rara. Si tratta dell'anice nero chiamato anche aranzu o ananzu, dal greco anison, i cui acheni neri sono piccolissimi, non più di 1/2 millimetri. Il sapore è intenso e più accentuato dell'anice comune e ha un retrogusto dolciastro con note di liquirizia e vaniglia. E' una pianta molto difficile da riconoscere e solo pochi raccoglitori esperti riescono a localizzarla e individuarla. Ciò rende l'anice nero un prodotto di nicchia, raro e costoso, un chilogrammo arriva a costare anche 200 euro. Un tempo, quando in ogni famiglia era una regola preparare i biscotti in casa, l'unità di misura era il ditale da sarta, sia per la difficile reperibilità che per il fatto che ne basta una piccolissima quantità per assicurare l'aromaticità. L'ananzu è utilizzato nella produzione di dolci, biscotti e dei taralli all'anice, i caratteristici biscotti a forma di anello da mangiare inzuppati nel latte o per accompagnare un bicchiere di vino. Promosso e tutelato dalla Fondazione Slow Food che lo ha inserito nella sua Arca del Gusto per tenere viva la tradizione legata alla sua raccolta e al suo utilizzo nell'enogastronomia locale, l'ananzu viene anche utilizzato come materia prima per produrre un prelibato liquore inserito nei PAT della Calabria. Nel crotonese sopravvive un'antica tradizione: per la "Coena Domini" del giovedì santo è consuetudine preparare con questi preziosi semini, una treccia di pane, il Mucceddratu, che ricorda nella forma la corona di spine di Cristo (notizie tratte dal web).Io sono riuscita a trovare l'ananzu in uno di quei piccoli mercati locali e lo uso con parsimonia. Ho già preparato gli anicini (qui) e i taralli (qui), oggi vi posto la ricette delle classiche cuzzupe calabresi che da noi in Calabria si fanno soprattutto nel periodo pasquale.
Ingredienti
* Per il lievitino
100 gr di farina 00
10 gr di lievito di birra fresco
acqua q.b.
* Per l'impasto
500 gr di farina 00
3 uova
100 ml di latte
50 ml di sugna
150 gr di zucchero
semi di anice nero q.b.
1 uovo per spennellare
Preparazione
Preparate il lievitino con il lievito di birra sciolto in acqua tiepida e la farina. Formate un panetto e fatelo lievitare. Una volta lievitato versatelo in una ciotola con tutti gli altri ingredienti e impastate fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Creare tante ciambelle ( ma anche altre forme a piacere), disponetele su una spianatoia infarinata, copritele con un canovaccio e fatele lievitare in un luogo caldo.
Una volta lievitate adagiatele sulle teglie rivestite con carta forno, spennellatele con l'uovo sbattuto e poi infornatele a 180° per 25 minuti circa.
https://profumiecolori.blogspot.com/2021/05/strangolapreti-alle-ortiche.html
Deve avere un profumo incredibile questo anice! Che meraviglia! Favolose anche le preparazioni!
RispondiEliminaPost interessante, mi piace scoprire nuove piante ed essenze. Chissà se la pianta di anice nero si trova in vendita da qualche parte. Natalia
RispondiEliminaE' difficile da trovare, però su internet ho visto un sito che la vende: Calabria Saporita. Ti assicuro che il profumo è intenso.
EliminaMI piace tantissimo l'anice, complimenti per questo delizioso lievitato!!!!
RispondiEliminaAmo il profumo dell anice e posso solo immaginare l'intensità dell'arma dell'anice nero.
RispondiEliminaGrazie per averlo fatto conoscere, belle le focaccine
Ciao Manu
Adoro il profumo dell'anice! Questo dev'essere davvero speciale!
RispondiEliminaBaci,
Mary
Ma sai che non ne avevo mai sentito parlare? L'anice mi piace tanto e mi piace il tuo racconto. Dosarlo in un ditale... ma che bello, sembra di leggere una fiaba! Le tue ricette e i tuoi post sono sempre molto interessanti e istruttivi e la Calabria resta la mia regione preferita! un abbraccio
RispondiEliminaCaspita! Interessante questo anice Nero!
RispondiEliminaMerita di essere provato! E anche la tua ricetta mi incuriosisce!
Ciao
Elisa
L'anice nero mi mancava, chissà che profumo intenso! Questa ricetta valorizza questo prodotto tipico della tua terra, complimenti!
RispondiEliminaPeccato che non si riesce a trovare !
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