La saggezza culinaria contadina è stata sempre un valido supporto per affrontare il gelido inverno. C'è stato un tempo infatti in cui i nostri antenati facevano di necessità virtù, sopportando gli inverni più freddi con piatti poveri, caldi e nutrienti. Principalmente le zuppe e i minestroni erano alla base della loro alimentazione. Potevano essere preparati in anticipo in modo da avere la sera, al rientro dal duro lavoro dei campi, un piatto caldo e salutare. E' evidente che i legumi la facevano da padrone, giacchè ogni famiglia previdentemente li aveva conservati nel momento clou della loro maturazione e raccolta. Aggiungendo ai legumi altri ingredienti, tutti provenienti dall'orto e dai campi, le nostre antenate riuscivano a preparare dei piatti unici, economici e salutari.
La diversità del territorio calabrese porta logicamente ad una diversità della cucina, infatti zuppe e minestroni li troviamo soprattutto nell'entroterra, lungo la costa ionica è più facile trovare zuppe di pesce o minestroni con verdure di stagione nel periodo estivo. Per questo appuntamento con L'Italia nel Piatto vi propongo un primo molto diffuso nella cucina delle Preserre calabre. Gli ingredienti, tutti reperibili in questo territorio per fortuna ancora incontaminato, amalgamanti sapientemente danno origine ad un piatto molto nutriente e dal gusto delicato.
Ingredienti
300 gr di fagioli bianchi
200 gr di zucca gialla mondata e tagliata a cubetti
3 funghi porcini ( io surgelati )
foglie di borragine ( almeno una decina )
olio evo
sale qb.
1 carota
1 cipollotto
sedano
fette di pane casareccio abbrustolito
cotiche di maiale ( facoltative )
Preparazione
Mettete in ammollo i fagioli la sera prima. La mattina seguente lavate i fagioli e metteteli a cuocere con acqua fredda in un pentolino di coccio insieme alla carota, al sedano e al cipollotto.
A fine cottura, che deve essere lenta, salate. Prelevate un terzo dei fagioli e dopo averli ridotti in purea mischiateli agli altri. Aggiungete i funghi porcini tagliati grossolanamente, la zucca e le foglie di borragine tagliuzzate finemente. Condite con due cucchiai di olio, regolate di sale e proseguite la cottura per mezz'ora circa. Impiattate aggiungendo un filo di olio a crudo e servite la zuppa con fette di pane abbrustolito.
E per quanti desiderano una zuppa più robusta, a fine cottura si possono aggiungere delle cotiche di maiale precedentemente sbollentate.
PS. Un pizzico di peperoncino piccante è d'obbligo, ma attenti a non esagerare, come pure con i funghi porcini. Si rischia altrimenti di non " sentire " gli altri sapori.
E adesso, seguitemi nelle altre cucine:
Valle d'Aosta: Minestra di riso con porri e patate
Trentino-Alto Adige: La mosa e la trisa
Friuli-Venezia Giulia: Jota alla triestina
Veneto: La panada
Lombardia: La Büseca (Trippa)
Liguria: carciofi con piselli (articiocche con puisci)
Emilia Romagna: Zuppa di patate DOP di Bologna e polenta con gorgonzola
Toscana: Porrata bianca, ricetta fiorentina del '300
Marche: Zuppa di cicerchia: ricetta tipica delle Marche
Umbria: Smulicata
Abruzzo:Zucchine e Patate (Chicocce e patane)
Molise: Farinata de Sante Paule http:// lacucinadimamma-loredana.blogsp ot.com/2015/02/ farinata-de-sante-paule-di-camp obasso.html
Lazio: Minestra di broccolo alla romana
Campania:'Mbastuocchio vruoccl e rape e fasul
Basilicata: Pasta e patate con peperoni cruschi e ricotta salata
Puglia: Le cecuère salvàgge cu bbrote
Sicilia: Macco di fave e finocchietto selvatico
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