sabato 30 giugno 2018

Spaghetti gamberi e zucchine




Gli spaghetti gamberi e zucchine sono un primo piatto di terra e mare molto gustoso che deve essere necessariamente preparato con i gamberi freschi che, così, conserveranno tutto il loro sapore.
Come ogni piatto ognuno ha la sua ricetta ma non sempre il risultato è quello sperato. E allora oltre che utilizzare ingredienti freschissimi, seguite il mio consiglio, anzi quello dei marinai: cuocete i gamberi con tutti i gusci perchè il sughetto che rilasciano è molto saporito e profuma di mare.
Ingredienti
300 gr di spaghetti
200 gr di gamberi
150 gr di zucchine
vino bianco
2 spicchi d'aglio
peperoncino
prezzemolo
olio evo
sale q.b.
pepe nero ( facoltativo)
Preparazione
Iniziate con la pulizia dei gamberi, eliminate soltanto il budellino nero e sciacquateli sotto l'acqua corrente. In una padella mettete l'olio e lo spicchio d'aglio, appena prende colore versate i gamberi e fate cuocere a fuoco vivace per pochi minuti, sfumate con il vino bianco e fate evaporare. Aggiungete un mestolo d'acqua calda e lasciate cuocere per 10 minuti. Spegnete e fate intiepidire. Adesso togliete il guscio, la testa e le zampette ai gamberi. Ad alcuni lasciate il guscio, vi seviranno per la decorazione.
Mettete in un'altra padella olio, aglio e peperoncino, rosolate per pochi minuti a fuoco vivace e poi aggiungete i gamberi insieme al sughetto arancione filtrato. Unite le zucchine precedentemente lavate, spuntate e tagliate sottili, il prezzemolo tritato e lasciate cuocere il tutto per alcuni minuti. Regolate di sale e pepe e togliete lo spicchio d'aglio.



Cuocete in abbondante acqua salata gli spaghetti e una volta scolati versateli nel sugo di gamberi e zucchine facendo amalgamare il tutto per qualche istante e aggiungendo dell'acqua di cottura se necessario.
Ed ecco pronto questo gustosissimo e profumato piatto tipicamente mediterraneo!






giovedì 28 giugno 2018

Crostata con crema frangipane al pistacchio






La crostata frangipane per la sua bontà è ormai un must della mia cucina. Questa volta il frangipane è però al pistacchio, un frutto conosciuto e apprezzato fin dall'antichità ricco di proprietà benefiche e nutrizionali.
Ma che cos'è il frangipane? E' una crema di mandorle, burro, zucchero e uova che si cuoce in forno insieme alla frolla e che assume una consistenza tra un soffice pan di spagna e una crema. La versione francese prevede anche la crema pasticcera che io logicamente ho saltato desiderando una crema più leggera. La crostata mi è piaciuta subito al primo assaggio: la consistenza è favolosa, la friabilità della frolla lascia spazio alla morbidezza e al profumo della crema e arriva infine lo strato vellutato della marmellata a completare il tutto. Non ci sono dubbi: mi ha proprio conquistato!
Ingredienti
Per la frolla
250 gr di farina 00
100 gr di zucchero
100 gr di burro
1 uovo e un tuorlo
1 cucchiaino di lievito
scorza di limone
Per la crema frangipane
150 gr di burro
150 gr di zucchero
80 gr di mandorle
80 gr di pistacchi
50 gr di farina
3 uova
 marmellata di ciliegie nere
zucchero a velo

Preparazione
Sabbiate la farina con il burro a pezzetti, unite lo zucchero, il lievito e le uova. Chiudete la pasta nella pellicola e fate riposare in frigo per almeno 30 minuti. In un robot tritate finemente i pistacchi e le mandorle. Con la frusta lavorate burro e zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, unire a filo le uova ( uno alla volta ), infine aggiungete la farina di pistacchi e mandorle e la farina 00. Fate riposare il composto in frigo per 15 minuti.
Prendete la frolla e foderate uno stampo da crostata da 26 cm. Versate uno stato abbondante di marmellata di ciliegie e ricoprite con la crema al pistacchio.


Infornate nel forno preriscaldato a 170° per 30 minuti circa. 


Quindi sfornate, fate raffreddare e spolverate con zucchero a velo.




venerdì 22 giugno 2018

Involtini di melanzane e carne in padella




Al mercato iniziano a vedersi sulle bancarelle le prime melanzane a Km 0. Impossibile resistere! E così nella mia borsa della spesa vi trovano posto insieme a frutta e verdura di stagione. Strada facendo nella mia mente si materializzano tanti piatti, ma arrivata a casa decido ( dopo aver dato una sbirciatina nel frigo ) per questi golosi involtini farciti con bracioline di carne trita. Un secondo piatto ricco e completo che logicamente potete personalizzare come meglio credete. Io stavolta ho fritto le melanzane dopo averle infarinate, ma si possono benissimo grigliare, come pure la cottura può avvenire in forno e non in padella.
Ingredienti
2 melanzane medie
farina q.b.
olio di semi
mozzarella
Per il ripieno
200 gr di carne trita di vitello
50 gr di parmigiano e pecorino
50 gr di pane casareccio ammollato e strizzato
1 uovo
prezzemolo 
sale q.b.
Per il sugo
1/2 kg di polpa di pomodori
1 cipolla
basilico
peperoncino piccante secco
origano
olio evo

Preparazione
In un tegame versate l'olio evo e la cipolla tritata finemente, fatela stufare a fiamma bassa e appena è trasparente versate la polpa di pomodoro. Salate, aggiungete un pizzico di peperoncino secco e lasciate cuocere per 20 minuti circa. A fine cottura aggiungete le foglie di basilico e una spolverata di origano.
Nel frattempo lavate le melanzane e dopo averle tagliatele a fette sottili, infarinatele e friggetele in abbondante olio di semi. Fatele asciugare su carta da cucina.
In una ciotola impastate la carne con la mollica del pane, il mix di formaggi, l'uovo, il sale e il prezzemolo tritato. Formate delle bracioline e disponetele al centro delle fette di melanzane. 


Arrotolate e disponete gli involtini in una padella con il fondo ricoperto di sugo. Ricoprite con il restante sugo e infornate per 10 minuti a 180°.


A cottura ultimata unite la mozzarella e coprite la padella per farla sciogliere.


Servite gli involtini di melanzane sia caldi che tiepidi.



sabato 16 giugno 2018

Pizza con la scarola cruda




Questa pizza tipica della cucina popolare napoletana si consuma, come vuole la tradizione, a pranzo delle vigilie natalizie: si predilige, infatti, un pranzo leggero in vista delle abbuffate serali. Ma è un piatto che si può preparare in qualsiasi periodo dell'anno per la sua bontà e leggerezza. La ricetta tradizionale prevede la scarola liscia che viena saltata in padella con olio,capperi, pinoli, uva passa e acciughe; io ho optato per la scarola a "crudo", cioè la verdura viene fatta prima marinare in modo che si appassisca un pò. In questo modo ti resta in bocca un retrogusto amarognolo che a me piace tanto. Io ho omesso l'uva sultanina e i pinoli e ho aggiunto un pizzico di peperoncino.

Ingredienti
Per la pasta
500 gr di semola di grano duro
250 ml di acqua
1/2 cubetto di lievito di birra
50 ml di olio evo
sale q.b.
Per il ripieno
2 cespi di insalata riccia
100 gr di olive nere
un cucchiaio di capperi 
filetti di alici sott'olio q.b.
olio evo
sale q.b.
peperoncino

Preparazione
In una ciotola capiente disponete la farina a fontana, il lievito sbriciolato, l'olio e l'acqua a temperatura ambiente. Iniziate ad impastare, aggiungete il sale e continuate a lavorare l'impasto trasferendolo su una spianatoia infarinata. Dovete ottenere un impasto omogeneo  ed elastico. Mettete il panetto ottenuto in una ciotola oleata e fatelo lievitare ( deve triplicare di volume ).
Pulite, lavate la scarola e centrifugatela per farla asciugare. Spezzettate grossolanamente le foglie e versatele in una ciotola insieme alle olive denocciolate, ai capperi dissalati e alle alici. Salate e condite con olio evo. Fate adesso riposare la scarola per un paio d'ore, in modo che si appasisca un pò.
Stendete la pasta lievitata in un disco abbastanza grande da coprire fondo e superficie e adagiatela in una teglia unta con olio. Versatevi la scarola con il suo condimento e spolverate con del peperoncino piccante in polvere.


Coprite con la pasta spennellatela con olio. Fate riposare per 30 minuti e poi infornate, in forno già caldo, a 180° per 25/30 minuti fintanto che non sarà bella colorata. Una volta cotta vi consiglio di toglierla dalla teglia e di farla asciugare su di una griglia.




E adesso...Buon appetito



E adesso...Buon appetito.


martedì 12 giugno 2018

Torta amaretti e caffè


Non sono golosa, però mi piace tantissimo preparare i dolci, per regalarli agli amici, per gustarli durante una pausa in compagnia di un'aromatica tazzina di caffè. Insomma mi sento più sicura se nella mia credenza c'è qualcosa di dolce. E così mi piace navigare su internet alla ricerca di qualcosa di diverso, di particolare perchè sono sicura che non resterò delusa. Questa buonissima e morbidissima torta con un cuore di amaretti imbevuti nel caffè è piaciuta così tanto che in una settimana l'ho rifatta per ben tre volte! Preparatela pure voi e poi fatemi sapere.

Ingredienti
250 gr di farina
150 gr di zucchero
150 gr di burro
3 uova
150 ml di latte
3 tazzine di caffè amaro, io leggermente zuccherato
1 bustina di lievito
amaretti q.b.
Preparazione
In una ciotola setacciate farina e lievito. In un'altra versate le uova con lo zucchero e con le fruste elettriche montatele fino ad avere un composto chiaro e spumoso. Unite gradatamente la farina alternandola al latte e al burro, fatto sciogliere precedentemente.
Versate metà dose in una tortiera da 24 cm imburrata e infarinata, distribuitevi sopra gli amaretti bagnati nel caffè e coprite con il restante composto.



Infornate nel forno già caldo per 30 minuti a 180°. Una volta sfornata fate raffreddare la torta e poi cospargetela con zucchero a velo.



sabato 9 giugno 2018

Torciglione salato farcito



Il torciglione farcito è un pane sofficissimo, perfetto per la tavola di tutti i giorni, ma anche per un buffet oppure per un picnic all'aria aperta. Ripieno con pomodori secchi sott'olio rimane morbido per parecchi gioni, ma è talmente gustoso che finisce in fretta. In più è facile da fare e può essere quindi preparato con largo anticipo.

Ingredienti
600 gr di semola rimacinata di grano duro più spolvero
350 ml di acqua
1 bustina di lievito Mastro Fornaio
50 ml di olio evo
1 cucchiaino di sale
Per il ripieno
pomodori secchi sott'olio
peperoncino piccante
olio evo
Preparazione
In una ciotola versate la semola, fate la classica fontana e versatevi il lievito, l'olio e l'acqua. Iniziate ad impastare, aggiungete il sale e continuate fino ad avere un impasto liscio, elastico e morbido.
Versatelo poi  in una ciotola unta d'olio e infine nel forno spento a lievitare.  Nel frattempo riducete a striscioline i pomodori secchi. Appena l'impasto sarà triplicato di volume versatelo su una spianatoia infarinata e aiutandovi con il matterello formate un rettangolo. Dividetelo in due parti uguali e versate sulle strisce i pomodori secchi, del peperoncino in polvere e un filino d'olio evo.


Chiudetele facendo aderire bene le due estreminà e schiacciandole con le dita. Poi unite i due capi a una delle estremità e attorcigliatele fra loro. 
Mettete a lievitate su una tortiera rivestita da carta forno (a me è bastata un'ora, ma dipende tutto dalla temperatura della cucina ). Infine spennellate la superficie con olio e infornate a 180 per 30 minuti circa.



Fate raffreddate il torciglione su una griglia e.....Buon appetito.


sabato 2 giugno 2018

Patate 'mpacchiuse con cipolla rossa di Tropea




2 Giugno, L'Italia nel Piatto presenta " Contorni e dintorni"



Le patate 'mpacchiuse sono un contorno tipico della cucina popolare calabrese e in particolare del territorio cosentino. Sono croccanti fuori e morbide dentro. Perchè 'mpacchiuse? Perchè durante la cottura si appiccicano l'una all'altra, anche se ognuna mantiene la propria crosticina. A differenza delle classiche patatine fritte che si cuociono in abbondante olio e si girano continuamente affinhè non si attacchino fra loro, le patate'mpacchiuse devono cuocere in pochissimo olio e vengono girate pochissimo, in modo che si appiccicano bene fra loro, perchè più sono appicciccate, più 'mpacchiuse sono e naturalmente più buone. Però...l'ingrediente fondamentale di questo gustosissimo contorno è la patata della Sila ricca di amidi buoni, vitamine, fibre, ma soprattutto ricca di triptofano, un aminoacido responsabile della produzione della serotonina, il cosidetto ormone della felicità che migliora l'umore e fa dormire di più. Insomma un motivo in più per consumare le patate 'mpacchiuse!
Le varianti sono tante, porcini, cipolle, peperoni cruschi e uova. Io oggi ho scelto le cipolle, di Tropea  naturalmente, per questo piatto ricco di gusto e dal profumo intenso.
Ingredienti
4 patate silane
1 cipolla di Tropea
olio evo
sale q.b.
peperoncino fresco o in polvere
Preparazione
Lavate le patate, pelatele e tagliatele a rondelle ( 1/2 cm ).
Pelate e tagliate la cipolla.
In una padella versate un filo d'olio evo e fatelo scaldare, versate la patate, il sale e il peperoncino.



Mescolate e incoperchiate. A metà cottura aggiungete la cipolla, mescolate gli ingredienti fra loro e continuate la cottura mescolando di tanto in tanto e sempre a tegame coperto.



Le patate 'mpacchiuse sono pronte quando saranno appiccicate fra loro e ben dorate su tutti i lati. Scolatele con una schiumarola e servitele calde.






E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine italiane

Valle d'Aosta
Piemonte 
Lombardia
Liguria
Trentino Alto-Adige
Veneto
Friuli Venezia- Giulia
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Abruzzo 
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Sicilia
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