martedì 12 maggio 2020

Pasta da riporto, cos'è e come si usa


In questa quarantena in cui trovare il lievito di birra è stata un'impresa ardua, la pasta da riporto ha salvato tante di noi. Ma di cosa parliamo?
La pasta da riporto è una piccola parte di impasto avanzata da una lavorazione precedente e riutilizzata come aggiunta in un nuovo impasto. Si tratta di un metodo antico  che utilizzavano i nostri nonni per la panificazione: dopo aver realizzato pane o pizza, infatti, tenevano da parte un pezzetto di impasto, così da poterlo utilizzare al posto del lievito di birra. Per questo motivo la pasta da riporto viene anche chiamata criscito, perchè cresce e fa crescere, proprio come fosse un lievito. Ma non è il lievito madre in quanto questo non nasce dal lievito di birra, ma realizzato esclusivamente con acqua e farina. La pasta da riporto contiene oltre il lievito di birra anche altri ingredienti e poi, cosa che amo tantissimo, ha una preparazione più veloce e per me più gestibile.
L'uso della pasta da riporto migliora il sapore dei lievitati, l'alveolatura e permette una conservazione più lunga del prodotto.
Se ne aggiunge il 20% per un impasto di 1 Kg, circa 200 gr. Se non lo usate entro la giornata si può conservare in frigo e dopo una settimana si può rinfrescarlo aggiungendo la stessa quantità di farina e metà peso dell'acqua. Si impasta, si forma un panetto e si conserva in un barattolo a chiusura ermetica. Prima di utilizzarlo si tiene a temperatura ambiente per un paio d'ore.





2 commenti:

  1. Grazie per le info. io purtroppo non panifico mai fatto mangiamo talmente poco pane che sarebbe un lavoro inutile e siamo solo in due. Bravissima come sempre. Un abbraccio e buona serata.

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  2. Buongiorno
    A causa de Coronavirus sono tornati i miei figli e da 2 adesso siamo in 5 e come comprendi il consumo di pane è aumentato. Però non panifico sempre e questo lievito mi è utile. ��

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