sabato 27 settembre 2014

Trenette al sugo di pesce " poverello "





Ecco una ricetta semplice per preparare un gustoso sugo di pesce con cui condire la pasta. I pesci che ho utilizzato sono il frutto di una mattinata di pesca a " surici" alquanto misera, però sufficiente per un primo e una fritturina. Si tratta, come potete vedere, di pesci " poverelli ", tali però solo per il costo perchè il sapore rilasciato è unico. D'altronde è sempre pesce fresco, pesce di stagione, proveniente dal mio mare ( giunto ancora vivo! ).
Ingredienti
misto pesce: tracina, surice, perchia, pesce san pietro, pagello, pesce lucertola,
prezzemolo, aglio, peperoncino
pomodori pelati
olio evo
sale qb
trenette
Preparazione
Pulite il pesce e lavatelo con cura.


Fate appassire in un tegame un trito di aglio e prezzemolo e un peperoncino;


unite i pomodori spezzettati,  un mestolo d'acqua, un pizzico di sale e lasciate cuocere per 10/15 minuti.


 A questo unto aggiungete i pesci e proseguite la cottura a fiamma moderata.


 Appena il pesce si sarà quasi disfatto, spegnete il fuoco. Armativi di santa pazienza e spinate attentamente buona parte dei pesci, rimettete la polpa nel sugo, fate cuocere per pochi minuti, quindi spegnete e fate riposare.



Lessate le trenette in  salata, scolatele al dente e trasferitele nel tegame con il sugo. Rigirate il tutto, affinchè il condimento si distribuisca in modo uniforme, cospargete di prezzemolo tritato e servite.
Buon appetito.............

venerdì 19 settembre 2014

Max brioches al miele e yogurt



Non ci sono parole per descrivere la bontà di queste brioches: sofficissime, leggerissime e anche molto profumate vista la presenza nell'impasto del miele al limone. La ricetta base di queste brioches è di Adriano ( per chi non lo conoscesse si trova qui ), modificata da me leggermente.
Ingredienti
500 gr di farina 00
100 gr di zucchero di canna
2 uova medie + un tuorlo
2 vasetti di yogurt bianco
50 di olio evo
50 di latte
mezzo cubetto di lievito
un pizzico di sale
2 cucchiai abbondanti di miele al limone
Preparazione
In una ciotola capiente versate il latte tiepido, aggiungete il lievito sbriciolato e fatelo sciogliere, quindi le uova leggermente sbattute, lo zucchero, l'olio, lo yogurt, il miele  e il sale. A questo punto versate gradualmente la farina  e lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.


 Coprite la ciotola con la pellicola  e fate lievitare il composto in un luogo tiepido e asciutto per un paio d'ore ( io circa 3 ). Trascorso il tempo dividete l'impasto in panetti e rimettete a lievitare per ancora 1 ora.


 A lievitazione avvenuta spennellate le brioches con un tuorlo d'uovo e un cucchiaio di latte e infornate in forno preriscaldato a 180° per 15/20 minuti circa.La superficie dovrà essere dorata.



Questo è l'interno


E questa è la brioche di mio figlio strapiena di nutella.


martedì 16 settembre 2014

Fette di caciocavallo silano dop fritte


E' senza dubbio il re dei più antichi e tipici formaggi del Sud Italia, cui probabilmente si riferiva già Ippocrate (500 a.C.), illustrando l'arte usata dai Greci per preparare il cacio. 


Pascoli silani

Con Reg. CE 1263/96 il Caciocavallo Silano ha ottenuto l'ambita D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) europea entrando, cosi' nel gotha dei prodotti che potranno fregiarsi dei marchi di tutela comunitari. 
Tale marchio garantisce la genuinita' e salubrita' del ''Caciocavallo Silano'', formaggio prodotto esclusivamente con latte intero fresco proveniente da allevamenti bovini situati nei territori elencati nel Disciplinare di produzione depositato a Bruxelles, secondo un processo di lavorazione, minuziosamente definito nella medesima norma, che affonda le sue radici nella piu' nobile tradizione casearia meridionale. Il Caciocavallo Silano e' marchiato a fuoco forma per forma ed etichettato con etichette alfanumeriche.
Per tutelarne la produzione e' nata, nel Dicembre del 1993 ad iniziativa di alcuni produttori, il Consorzio di Tutela Formaggio Caciocavallo Silano con sede a Cosenza.
 Il Caciocavallo ha forma tondeggiante o allungata, con una "testa" sulla cima, la sua consistenza è quella dei formaggi a pasta filata, ma diviene friabile e scagliosa se subisce una stagionatura che può raggiungere i tre anni. 
Tradizionale di tutte le regioni che formavano il Regno delle Due Sicilie, ebbe una tale fama, da ispirare anche modi di dire popolari: "Far la fine del caciocavallo" significava morire impiccato, per analogia con la sua forma strozzata nella parte alta. 
 Il nome sembra derivi dal metodo di trasporto utilizzato dai pastori, che apponevano i formaggi in coppia sulla groppa del cavallo. Un'ulteriore ipotesi si ispirava al fatto che le provole venivano legate a cavallo di un giunco per essere fatte stagionare in solaio grazie al calore del camino.
Dal gusto inconfondibile, il caciocavallo silano, acquista i caratteri ottimali della stagionatura, grazie al clima dei maestosi rilievi della Sila, è indicato per la dieta dei bambini e degli anziani visto l’alto valore nutritivo. Consumato fresco o stagionato, grattugiato o fuso, è divenuto nel tempo protagonista della tavola nella dieta mediterranea.
 Sembra fantasia, ma la tradizione vuole che con i residui della lavorazione venivano confezionate anticamente bambole da collezione in pasta filata.
(http://www.caciocavallosilano.it/)

Il caciocavallo può essere consumato fresco per il suo gusto dolce e delicato, ma la stagionatura lo rende molto più saporito, più piccante. E in questo caso, se grattugiato, rende il piatto più completo. Vi consiglio di provarlo cotto sulla piastra o semplicemente come formaggio da tavola, condito con olio e pepe nero. Oggi ve lo faccio gustare fritto.

Ingredienti

200 gr di caciocavallo silano dop
1 spicchio d'aglio
1uovo
pan grattato
un pizzico d'origano e di sale
olio evo
Preparazione
Sbattete l'uovo con la forchetta montandolo leggermente. Tagliate il formaggio a fette spesse e passatele prima nell'uovo e poi nel pan grattato. In una padella fate scaldare l'olio con l'aglio ( che toglierete appena si colorerà ). Mettete le fette di caciocavallo e fatele rosolare da entrambi i lati; scolatele dall'eccesso di olio e deponetele su un foglio di carta assorbente. Profumatele con un pizzico di origano e di sale e servitele caldissime.
Spesso le fette di caciocavallo vengono servite con un contorno di porcini trifolati, essendone momentaneamente sprovvista ho optato per le cipolle di Tropea in agrodolce.





Siamo al 16 di Settembre: secondo appuntamento di questo mese dopo il 2.


Le altre regioni

Trentino-Alto AdigeLago di Tenno, Fiavè e i suoi formaggi

Friuli-Venezia Giulia: Friuli Doc 

Lombardia: Sagra dell'uva a San Colombano al Lambro (MI)


Liguria:   Festa della patata quarantina di Montoggio http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/09/litalia-nel-piatto-la-festa-delle.html

Emilia Romagna:  Crostini con squacquerone di Romagna DOP http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/09/crostini-allo-squacquerone-di-romagna.html



Umbria: Tortino di patate e cipolle con fonduta di Pecorino di Norcia http://amichecucina.blogspot.com/2014/09/tortino-di-patate-e-cipolle-con-fonduta.html


Campania: Focaccia di impasto liquido, con rucola,noci e caciocavallo podolico di Zungoli 

Puglia: Burrata e stracciatella:delizie e specialità pugliesi  http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/09/burrata-e-stracciatella-delizie-e.html




martedì 9 settembre 2014

Spaghetti sarde, melanzane e olive



Ancora sarde ed ancora melanzane. Questa volta insieme in un piatto semplice, salutare e veloce  da preparare. Nella ricetta di oggi i prodotti della terra e del mare si uniscono per creare un primo dal gusto unico ed economicamente povero. E' questo che cerco di fare ogni giorno nella mia cucina e penso che tanti saranno d'accordo con me. E adesso andiamo alla ricetta.
Ingredienti
300 gr di spaghetti integrali
10 sarde
1 melanzana media
1 spicchio d'aglio
2 pomodori pelati
olive nere
olio evo
prezzemolo
origano
basilico
Preparazione
Pulite e lavate le sarde, togliete la testa e la lisca e apritele a libro. In una padella con pochissimo olio fate cuocere per due minuti i filetti di pesce e una volta pronti metteteli da parte.  Lavate anche la melanzana e tagliatela a cubetti. In una padella più capiente (bisognerà far saltare la pasta ) fate imbiondire l'aglio, toglietelo e aggiungete la melanzana, rosolatela e poi versate i pelati schiacciati con le mani. Un pizzico di sale, un pò di origano, qualche foglia di basilico e


 fate andare il sugo a fuoco lento per dieci minuti, unite quindi le sarde e le olive. Aggiustate di sale, amalgamate il tutto e lasciate  insaporire.


  Fate cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente e mantecateli in padella con il condimento per farli insaporire per bene. Impiattate e spolverizzate con prezzemolo tritato.





giovedì 4 settembre 2014

Torta salata con patate e zucchine



Le torte salate sono la mia passione,  posso metterci dentro quello che più mi piace oppure ciò che ho in frigo. Se poi utilizzo la pasta sfoglia  già pronta la preparazione diventa veloce e in poco tempo posso realizzare una gustosa pietanza sicuramente apprezzata da tutti e per il gusto delicato e per la fragranza che contraddistingue tutte le preparazioni eseguite con questo tipo di pasta. Stavolta l'ho farcita con zucchine e fiori visto che ancora al mercato fanno bella mostra di sè, ho legato il tutto con la ricotta e le uova eliminando altri condimenti, tenendo presente che la sfoglia  è già condita di suo.
Ingredienti
1 confezione di pasta sfoglia rotonda
2 patate 
2 zucchine
1 cipollotto
un mazzetto di fiori di zucchine
250 gr di ricotta ( io pecora )
2 uova + 1 per spennellare
50 gr di pecorino
prezzemolo tritato
sale qb
olio evo
Preparazione
Stendete la sfoglia in una tortiera con la sua stessa carta, bucherellate il fondo e tenetela in frigo. Lessate le patate e schiacciatele con una forchetta. In una padella rosolate in poco olio un cipollotto  precedentemente affettato, aggiungete poi le zucchine tagliate a rondelle, il prezzemolo tritato, salate, mescolate e fate cuocere finchè la verdura non si sarà ammorbidita. 


A fine cottura aggiungete alcuni fiori privati dei pistilli. Regolate ancora di sale e ultimate la cottura. 


In una ciotola capiente sbattete le uova, aggiungete la ricotta  amalgamandola bene al composto, unite il formaggio, il passato di patate e le zucchine.


 Verificate la sapidità e infine versate il ripieno nel cestino di pasta sfoglia. Ricoprite con i fiori rimasti. Ripiegate all'interno i bordi della pasta, spennellate la superficie con un uovo sbattuto e infornate a 200° per 30 minuti circa.  



Servitela tiepida, ma è buona anche, se non più, il giorno dopo. Il riposo compatta il ripieno e amalgama meglio i sapori.


martedì 2 settembre 2014

Malangiani chijni






 E siamo già al 2 di settembre, nuovo appuntamento con L'Italia nel piatto. Ho pensato di presentare questa antica e tradizionale ricetta del mio paese con un ortaggio che non manca mai sulle nostre tavole. E infatti siamo conosciuti in tutto il territorio soveratese proprio per questo binomio: Melangiani chini = Soverato Superiore. E questo vale soprattutto nel mese di Settembre  quando per la festa padronale, dedicata a Maria SS Addolorata, il  piatto principale, oltre il morzello, sono appunto le melanzane ripiene. Certamente non pretendiamo la paternità di questo ortaggio, che arrivato dalla Spagna ha trovato qui da noi la giusta considerazione, tanto da occupare un posto importantissimo nella nostra tradizione culinaria. Non c'è famiglia "suvaratana" che non abbia una propria ricetta, ma tutte sono ugualmente buone perchè le melanzane ripiene più che un piatto da mangiare sono un'arte, una goduria per il palato, un'appagamento dei sensi. Ma...non bisogna avere fretta nella preparazione, bisogna che gli ingredienti siano di buona qualità e preferibilmente a km 0, bisogna metterci amore e spirito di condivisione. Eh si,una volta preparate bisogna farle assaggiare a parenti ed amici, il fuoco sacro dell'ospitalità che alberga in noi calabresi ce lo impone! 
Quella di oggi, dicevo, è una ricetta antichissima, del tempo in cui la povertà era di casa per molti, quando la carne di vitello e tanti altri prodotti erano un lusso per i più  tanto da costringere le ingegnose massaie ad usare in cucina unicamente carne di maiale e tutto ciò che coltivavano nell'orto dietro casa : ed ecco quindi questo ripieno con pancetta, pecorino e pane fatto in casa. Ingredienti semplici, genuini, alla portata di tutti, che amalgamati insieme e bilanciati con sapienza hanno dato origine ad un piatto unico, sostanzioso e molto appetitoso.
 Il segreto per preparare delle gustose melanzane sta proprio nel ripieno che dovrà risultare della giusta consistenza perchè in questo modo sarà più facile riempirle. E allora vi ricordo alcune cose: la pancetta non deve essere tritata, ma tagliuzzata finemente ( mio padre usava una mezzaluna ); la quantità di pecorino è personale e dipende da quanto il formaggio è saporito, però non deve sminuire il sapore principale del piatto; il pane, almeno di un paio di giorni, va ammollato e messo ad asciugare in un tovagliolo.

Ingredienti
Melanzane tonde possibilmente di uguale dimensione, pancetta nostrana, pecorino calabrese grattugiato, pane casareccio raffermo, pecorino fresco, uova, sale qb, olio evo, olio di semi per la frittura, salsa semplice di pomodoro.
Non vi do le quantità perchè anch'io come le mie antenate vado ad occhio, l'importante è che un odore non prevalga sull'altro e che il ripieno alla fine risulti compatto ma morbido. Vi consiglio perciò di preparare il ripieno il giorno prima, in modo che i sapori si amalgamino per poi eventualmente aggiustare di sale o di pecorino.
Preparazione
Lavate le melanzane, asciugatele e togliete il peduncolo.Tagliatele poi a metà nel senso della lunghezza e con un coltellino affilato asportate tutta la polpa interna, tagliatela a cubetti e mettetela sotto sale. Le coppe  sbollentatele in una pentola con abbondante acqua salata, quando  riuscite ad infilzarle con la forchetta, scolatele e mettetele ad asciugare su uno strofinaccio.



 In una padella fate rosolare a polpa, dopo averla ben strizzata, con uno spicchio d'aglio che poi eliminerete.Tagliuzzate finemente la pancetta e a dadini il pecorino fresco.





 In una ciotola preparate l'impasto con la polpa delle melanzane, la mollica di pane, un pugno di pecorino grattugiato, la pancetta, il pecorino fresco, un trito di basilico ed aglio, sale qb e le uova e mescolate bene per ottenere un composto morbido e compatto.



 Riempite le coppe di melanzane.Potete friggerle e in questo caso spalmatele con un bianco d'uovo leggermente sbattuto e tuffatele in una padella con olio d'oliva bollente dalla parte del ripieno e dopo aver punzecchiato la coppa. Ciò eviterà che questa si gonfi e si stacchi.



La crosticina formatosi con la frittura racchiude un cuore morbido e gustoso.


 Se non amate la frittura oppure desiderate un piatto più light potete ricoprire le melanzane con del sugo semplice di pomodoro e infornare per 30 minuti circa a 200°. 



Il ripieno gonfierà e diventerà così leggero da sciogliersi in bocca.



E adesso andiamo a curiosare nei piatti proposti dalle altre regioni


Trentino-Alto Adige: Zuppa di finferli  http://afiammadolce.blogspot.com/2014/09/zuppa-di-finferli.html

Friuli-Venezia Giulia: Sarde in Saòr http://ilpiccoloartusi.blogspot.it/2014/08/sarde-in-saor-per-litalia-nel-piatto.html

Lombardia: "Rigatoni con sugo di pomodoro e basilico "  http://kucinadikiara.blogspot.com/2014/08/rigatoni- con- sugo -crudo -di- pomodori- e.html

Veneto: Mezze penne con fagiolini in umido http://ely-tenerezze.blogspot.it/2014/08/mezze-penne-con-fagiolini-in-umido.html

Valle d'Aosta: Gnocchi di barbabietola con fonduta al Bleu d'Aoste http://atuttopepe.blogspot.com/2014/09/la-valle-daosta-nel-piatto-gnocchi-di.html

Piemonte:

Liguria:   pesche ripiene (perseghe pinn-e) http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/09/litalia-nel-piatto-frutta-e-verdura-di.html

Emilia Romagna: Bargnolino o Liquore di Prugnoli http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/09/bargnolino-o-liquore-di-prugnoli-per.html

Lazio: Pollo ai peperoni  http://beufalamode.blogspot.com/2014/09/pollo-alla-romana-coi-peperoni-per.html

Toscana: Trusca di Casoli  http://acquacottaf.blogspot.com/2014/08/trusca-di-casoli.html

Marche: Fregandò o fricò http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/08/fregando-frico-ricetta-tipica-delle.html

Abruzzo:Peperoni arrostiti http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/09/peperoni-arrostiti-per-litalia-nel.html

Umbria: Cipollata  http://amichecucina.blogspot.com/2014/09/cipollata-per-litalia-nel-piatto.html

Molise: Fragoline al vino  http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/08/fragoline-al-vino-per-litalia-nel-piatto.htm

Basilicata: Strazzata di Noepoli - pizza in teglia con peperoni e pomodori http://blog.alice.tv/profumodicannella/2014/09/02/pizza-in-teglia-con-pomodori-e-peperoni-la-strazzata-di-mia-nonna/

Campania: Parmigiana di melanzana contadina http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/08/parmigiana-di-melanzana-contadina.html

Puglia: Spaghetti con fagiolini pinti   http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/09/cucina-pugliese-spaghetti-con-fagiolini.html

Sicilia: Confettura di fichi e mandorle  http://burro-e-vaniglia.blogspot.it/2014/09/confettura-fichi-e-mandorle.html

Sardegna: Melanzane in padella con cipolla http://blog.giallozafferano.it/vickyart/melanzane-in-padella-con-cipolla-ricetta-sarda/