La mostarda calabrese a differenza della mostarda mantovana o cremonese è una preparazione dolce che prevede l'utilizzo del mosto d'uva oltre alla frutta che può essere fresca e/o secca. Ho preso spunto da una ricetta della mia conterranea Maria Grazia, per poi variarla leggermente, soprattutto nell'utilizzo. Io infatti l'ho usata per farcire dei ravioli, mentre lei come accompagnamento a dei formaggi. Nulla però vieta di consumarla così, a cucchiaiate. E' un dessert squisitissimo.
Ingredienti
4 mele Golden
4 pere Abate
10 fichi secchi
50 gr di noci
50 gr di una passa
la buccia di un mandarino calabrese
50 gr di una passa
la buccia di un mandarino calabrese
200 gr di zucchero
100 ml di vino cotto
una noce di burro
Preparazione
Lavate i fichi, asciugateli e poi tagliateli a pezzettini. Metteteli in una ciotola con l'uva passa e il vino cotto, lasciandoli a macerare per un'oretta. Sbucciate le mele e le pere, privatele del torsolo, tagliatele a pezzi e mettetele in una pentola antiaderente insieme con lo zucchero e la buccia del mandarino grattugiata. Ponetele sul fuoco a calore moderato mescolando di tanto in tanto.
Quando la frutta inizierà a disfarsi versate i fichi e l'uva passa insieme al vino cotto. Mescolate e lasciate cuocere fintanto che i fichi non saranno morbidissimi e il vino cotto non si sarà asciugato.
Spegnete il fuoco e unite le noci tritate grossolanamente.
Fate raffreddare la mostarda e poi utilizzatela come meglio credete. In frigo si conserva per un paio di giorni, ma volendo si possono riempire dei vasetti preventivamente sterilizzati, come ha fatto Maria Grazia.
Questi sono i miei ravioli integrali, una vera golosità.
una noce di burro
Preparazione
Lavate i fichi, asciugateli e poi tagliateli a pezzettini. Metteteli in una ciotola con l'uva passa e il vino cotto, lasciandoli a macerare per un'oretta. Sbucciate le mele e le pere, privatele del torsolo, tagliatele a pezzi e mettetele in una pentola antiaderente insieme con lo zucchero e la buccia del mandarino grattugiata. Ponetele sul fuoco a calore moderato mescolando di tanto in tanto.
Quando la frutta inizierà a disfarsi versate i fichi e l'uva passa insieme al vino cotto. Mescolate e lasciate cuocere fintanto che i fichi non saranno morbidissimi e il vino cotto non si sarà asciugato.
Spegnete il fuoco e unite le noci tritate grossolanamente.
Fate raffreddare la mostarda e poi utilizzatela come meglio credete. In frigo si conserva per un paio di giorni, ma volendo si possono riempire dei vasetti preventivamente sterilizzati, come ha fatto Maria Grazia.
Questi sono i miei ravioli integrali, una vera golosità.
Che bontà questi ravioli!!!!! Ne prenderei volentieri uno :)
RispondiEliminaUn bacio
Una bontà senza fine ! felice settimana !
RispondiEliminaSicuramente buonissimi e troppo golosi con quel ripieno buonissimo:)) grazie mille per aver condiviso questa splendida ricetta, tipica della tua terra:))
RispondiEliminaun bacione:))
Rosy
Non la conoscevo, deve essere deliziosa!
RispondiEliminaBuon week end :)
Grazie Barbara per questa strepitosa ricetta; adoro la mostarda in tutte le varianti, e questa proprio mi mancava!!!!
RispondiEliminaMmm... che delizia, grazie per averla condivisa, devo provarla! Felice weekend!
RispondiEliminaQueste delizie piacciono a mio papà e prima o poi devo decidermi a farle" Bè diciamola tutta...le adoro anche io!
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