Per alcuni è la pignolata, per altri è la cicerata o cicerchiata. Ma questo famosissimo fritto prende anche altri nomi: struffoli, porceduzzi, sannacchiudere. L'impasto resta comunque sempre lo stesso o quasi, infatti le modifiche apportate sono minime. E se nel napolitano gli struffoli si preparano soprattutto a Natale, in Calabria la pignolata si prepara a Carnevale.
Scusate, ma che importa il nome o la collocazione temporale? A noi tutti importa unicamente la bontà di queste palline fritte e poi ripassate nel miele. E se qualcuno ha dei dubbi, si ricordi che il verbo in vigore a Carnevale è friggere! Per una volta ( ? ) freghiamocene della dieta e degli odori strani e friggiamo bomboloni, chiacchiere, crustoli e tantissimi vassoi di pignolata. Perchè queste palline ricoperte di miele sono una goduriosa tentazione, ti allontani solo quando il piatto è vuoto.
Ingredienti
300 gr di farina 00
100 gr di zucchero
50 gr di sugna
2 uova
limoncello q.b.
buccia di arancia grattugiata
200 gr di miele, io di sulla
olio per friggere
200 gr di miele, io di sulla
olio per friggere
Preparazione
In una ciotola versate la farina, lo zucchero, la sugna morbida, la buccia d'arancia grattugiata e le uova. Unite quindi il limoncello ed impastate fino ad avere un impasto compatto che farete riposare per 30 minuti in frigo.
A questo punto prendete un pò di impasto e, su un tagliere, formate dei bastoncini della grandezza di un dito che taglierete a dadini.
Mettete una padella con l'olio sul fuoco e, quando sarà caldo, friggete i dadini di pasta un pò per volta. Scolateli e fateli asciugare su carta assorbente. Sciogliete intanto in un tegame il miele e, prima che prenda bollore, tuffateci le palline e mescolate molto delicatamente in modo che si possano ricoprire di miele. Spegnete il fuoco e versate la pignolata formando la classica piramide. Abbellite la pignolata con i confettini colorati o con frutta candita. Io ho preferito della buccia d'arancia. Più profumata.
A questo punto prendete un pò di impasto e, su un tagliere, formate dei bastoncini della grandezza di un dito che taglierete a dadini.
Mettete una padella con l'olio sul fuoco e, quando sarà caldo, friggete i dadini di pasta un pò per volta. Scolateli e fateli asciugare su carta assorbente. Sciogliete intanto in un tegame il miele e, prima che prenda bollore, tuffateci le palline e mescolate molto delicatamente in modo che si possano ricoprire di miele. Spegnete il fuoco e versate la pignolata formando la classica piramide. Abbellite la pignolata con i confettini colorati o con frutta candita. Io ho preferito della buccia d'arancia. Più profumata.
Buoni prendo un pò da questo piatto... Buona serata
RispondiEliminaCara Barbara qui in Sicilia invece questo dolce è detto'pagnuccata'...buonissimi e troppo golosi,la tua profumatissima e ottima versione mi ha fatto venire un'acquolina incredibile e il loro aspetto è meravigliosamente invitante:))bravissima come sempre,complimenti:)).
RispondiEliminaUn bacione e buona settimana:))
Rosy
Hai ragione, non importa né la questione temporale né il nome che gli diamo...l'unica cosa importante è che sono una vera delizia :)
RispondiEliminanon vorrei dire un'eresia ma mi pare la pignolata sia cotta in forno. Chiamala come vuoi io l'adoro.
RispondiEliminaSi può cuocere in forno, ma la sua morte è la frittura! Ciao e buon martedì di Carnevale.
EliminaCondivido il tuo pensiero, l' importante è la bontà del piatto!
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
Ciao piacere di conoscerti!!
RispondiEliminaChe bontà mi piacerebbe assaggiare, grazie di essere venuta a visitare il mio blog.
Mamma mia che golosa visione... comunque si chiami, io la adoro!!!!!
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