Le rame Di Napoli sono un dolce tipico di Catania che si prepara durante le feste di Ognissanti e dei morti. Per tradizione vengono regalati ai bambini, come dono dei parenti defunti per essere stati buoni durante l'anno. Sono dei biscotti dal cuore morbido al gusto di cacao, ricoperti da una glassa al cioccolato fondente. Non si hanno notizie certe sull'origine del nome, ma da una ricerca su Wikipedia ho scoperto tre ipotesi: la prima che l'inventore della ricetta sia stato un pasticciere di Napoli; la seconda che si tratti di un omaggio della Sicilia alla città di Napoli; la terza, che forse è la più verosimile, sostiene che le rame siano state create dopo l'introduzione di una nuova moneta in rame in seguito all'unificazione del Regno delle Due Sicilie nel lontano 1816. Per l'occasione i catanesi crearono la versione dolce della moneta.
Vediamo quindi come preparare questa golosità che può essere arricchita anche da marmellata d'arancia o da nutella a secondo dei gusti.
Ingredienti
250 gr di farina per dolci
150 gr di zucchero ( io di canna )
70 gr di burro
150 ml di latte
50 gr di cacao amaro
5 gr di ammoniaca per dolci
un cucchiaio di marmellata d'arancia
un cucchiaino di cannella in polvere
Per la copertura: 300 gr di cioccolato fondente, 50 gr di burro, granella di nocciole o pistacchio
Preparazione
Sciogliete il burro a bagnomaria e unitelo all'ammoniaca che avete sciolto in poco latte tiepido. Unite il resto del latte, amalgamate bene e poi versate lo zucchero, la farina, il cacao, la cannella e la marmellata d'arancia. Impastate e poi fate riposare il composto, che vi risulterà denso e appiccicoso, in frigo per 30 minuti.
In questo modo diventerà più compatto e potrete lavorarlo meglio. Bagnatevi leggermente le mani e formate dei biscottini di forma ovale e disponeteli su una tortiera rivestita di carta forno.
Infornate a 180° per 20 minuti circa. Toglieteli dal forno e fateli raffreddare mentre preparate la glassa al cioccolato.
Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria, aggiungete il burro e mescolate bene. Coprite ogni dolcetto con la glassa e dopo averlo fatto asciugare un pò guarnitelo con la granella di nocciole.
Buoni e diciamo che ce anche poco zucchero anche considerando il resto un rame lo posso mangiare anch'io. Preso nota e buona serata domenicale.
RispondiEliminaCara Barbara ho sentito parlare si questo dolce ma non ho mai avuto modo di assaggiarlo né conoscevo l'interessantissima storia relativa alle sue origini (ti ringrazio per averla condivisa;).
RispondiEliminaSono sicuramente di una goduria unica e non immagini quanto li vorrei assaggiare e l'acquolina incredibile che mi hanno fatto venire:)).
Bravissima come sempre,complimenti:)).
Un bacione,buona domenica e grazie mille per la ricetta,da provare sicuramente:))
Rosy
Non conoscevo questo dolce e tanto meno le sue origini. Grazie per le informazioni. I tuoi dolci sono una vera goduria
RispondiEliminaBacioni Alessandra
Mi ricordano le susumelle calabresi, dolci utilizzati durante le festività natalizie! Da provare! A presto, Anna
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