Oggi vi presento un secondo piatto tipico del periodo natalizio in Calabria: ventresche ripiene e stocco con patate. Più precisamente " ventriceddi e stoccu". Un vero e proprio peccato di gola che si è soliti consumare il venerdì santo e la vigilia di Natale, ma che viene cucinato anche in periodi diversi. L'economia povera calabrese ha insegnato a non sprecare nulla di ciò che viene utilizzato per alimentarsi. E così è nato questo piatto che utilizza le interiora del pesce stocco, ritenute per tanto tempo e a torto la parte meno nobile. Con il recupero delle tradizioni le ventresche sono state rivalutate e oggi possiamo considerarle un piatto prelibato e pregiato, non facile da trovare anche in virtù del costo abbastanza esoso. E' questa una ricetta dell'entroterra ionico, tipica dei paesi di Mammola e Cittanova, veri centri dell'eccellenza per la preparazione del pesce stocco.
Ingredienti
60 gr di pesce stocco già ammollato
2 ventresche
300 gr di pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
50 gr di pecorino grattugiato
origano
un pugno di pangrattato
1 cipollotto
olive bianche in salamoia
sale qb
olio evo
Preparazione
Pulite ben bene le ventresche, lavatele e asciugatele.
Preparate il ripieno con il pane aromatizzato con il prezzemolo, l'aglio, il sale e il pecorino; mescolate bene e poi aggiungete 3 cucchiai di olio e 1 di acqua per ammorbidire il tutto. Stendete le ventresche, mettetevi sopra il pane profumato e avvolgetele su se stesse fermandole con uno stecchino oppure legandole con dello spago.
Prendete adesso un tegame capiente ( l'ideale sarebbe utilizzare un tegame di terracotta ) versate abbondante olio d'oliva, adagiatevi le ventresche ripiene, i pezzi di stocco, le patate, il cipollotto affettato, l'origano, il peperoncino piccante, i pelati e un bicchiere d'acqua. Fate sobbollire per qualche minuto, quindi salate, aggiungete le olive e lasciate cuocere a fuoco lento per 20 minuti circa, fintanto che le ventresche non saranno cotte. Ricordatevi di non mescolare con il cucchiaio ma di agitare l'intero tegame. Spegnete e lasciate riposare qualche minuto prima di servire.
Ma che bontààààà !!! Buona serata !
RispondiEliminaChe bel piatto della tradizione calabra Barbara! Anche qui in Abruzzo si cucina lo stoccafisso o il baccalà la Vigilia di Natale, è una pietanza molto apprezzata!! La tua ricetta è meravigliosa...Un caro abbraccio, Mary
RispondiEliminaCara Barbara, grazie mille per avermi fatto conoscere questo piatto, tipico della tua terra che non conoscevo assolutamente..lo trovo molto interessante e sicuramente gustosissimo e troppo sfizioso, mi piacerebbe poterlo assaggiare:))bravissima come sempre, complimenti!!!
RispondiEliminaUn bacione:))
Rosy
Grazie Barbara il pesce stocco mi piace anche la ventresca non è male ma assieme faranno faville. Buona giornata.
RispondiEliminaUn' altra ricetta calabra che non conoscevo.Deve essere di certo molto saporito e gustoso.
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
adoro scoprire i piatti della tradizione e questo è una vera bonta!
RispondiEliminabaci
Alice
Che bello Barbara, quante buone tradizioni offre la nostra Terra!
RispondiEliminaMi sembra squisito...complimenti!
Un abbraccio
Rosa
Ciao Barbara il nostro piatto "fisso" della vigilia e' la pasta con il sugo di baccalà, senza non e' Natale...per la parte calabrese, mentre x quella "emiliana" cappelletti in brodo il 25!!! Mia mamma prepara spesso il baccalà -stocco con le patate, io però ancora non mi cimento in questi piatti un po' lunghetti ma deliziosi ;)! Buona domenica Luisa
RispondiEliminaMa che bel piatto Barbara!!
RispondiEliminaGrazie mille per averlo condiviso!!
Un caro abbraccio e buona serata
Carmen