E' un prodotto antichissimo, dalla forma di ciambella schiacciata con un buco centrale.
Quando si faceva il pane nel forno a legna, le massaie dopo aver infornato tutti i pani con grande maestria, davanti alla bocca del forno mettevano delle pagnotte stese ed allargate con le mani affinchè non gonfiassero tanto e cuocessero subito. Da ciò è nato il detto " pari na pitta avanti furnu" per indicare una persona che sta sempre davanti a tutti quando c'è da vedere qualcosa e naturalmente intralcia gli altri.
La pitta una volta sfornata, veniva spezzata con le mani, partendo dal buco centrale, per essere certi che la pasta era ben lievitata o " cresciuta", come si dice dalle mie parti. Alcune volte le pitte venivano tagliate a metà e rimesse in forno per diventare frese oppure venivano mangiate imbottite con ciò che si aveva in casa o semplicemente condite con olio, origano e peperoncino piccante.
La pitta è un pane molto antico: gli egiziani e i babilonesi mangiavano una schiacciata condita con erbe aromatiche; gli antichi greci usavano la pitta come piatto ( chiamate mense ) su cui deporre i cibi a tavola e quando la fame era tanta mangiavano anche quelle , così come ci descrive Virgilio nell'Eneide al libro Settimo:" Altro per avventura allora non v'era di che cibarsi. Onde, finiti i cibi, volsero per fame a quei lor deschi i denti".
Anche se originariamente e comunemente la pitta è una focaccia salata, in alcune regioni meridionali diventa un dolce nuziale, come conferma un contratto di nozze del 1728 :" ... a far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo, che a fine pranzo dovrà affaire la pitta 'pigliata preparata anzitempo curando che la pitta sia di finezza giusta".
E un sonetto napoletano del 1646 recitava così: " O bella, bella de le maiorane fammi la pitta quando fai lo pane" ( notizie tratte dal web ).
La pitta resiste ancora oggi, è un'ottima alternativa al pane e più o meno farcita va bene per colazione, merenda, cena e sicuramente per un pranzo fuori porta.
La ricetta della pitta non è altro che quella del pane, io la preferisco con un impasto fatto unicamente con farina di grano duro, il bel colore dorato che prende durante la cottura mi dà una sensazione di calore e mi ricorda il nostro bel sole che in questi giorni sta facendo il birichino.
Ingredienti
500 gr di farina di grano duro
metà cubetto di lievito di birra
50 ml di olio
un cucchiaino di sale
300 ml di acqua (quanta ne prende la farina)
Preparazione
Setacciate la farina sulla spianatoia, fate un buco nel centro, mettete il lievito sbriciolato e versate l'acqua poco alla volta. Iniziate ad impastare e aggiungete il sale e l'olio. Lavorate l'impasto, poi formate una palla, incidetevi sopra un segno di croce con un coltello e mettete a lievitare.
Trascorso il tempo di lievitazione, prendere l'impasto e con l'aiuto di un dito, iniziate a praticare un buco al centro, allargandolo sempre di più.
Poi con l'aiuto di tutte e due le mani trasportate la pitta su una tortiera ricoperta di carta forno e fate lievitare per altri 30 minuti. Prima di infornarla con le mani unte d'olio schiacciatela in modo che non gonfi troppo durante la cottura. Infornate in forno già caldo a 200° per 30 minuti circa. Appena uscita dal forno fatela intiepidire coprendola con uno strofinaccio.
Con questa dose ho preparato due pitte: una l'ho farcita con peperoni fritti ( qui );
l'altra l'ho schiacciata maggiormente e una volta sfornata l'ho tagliata in due parti e rimessa in forno per 20 minuti sempre a 200°. In questo modo si ottengono le " frese ": prima di farcirle si bagnano con l'acqua e si fanno asciugare in un canovaccio.
Questa fresa è "conzata" con melanzane grigliate e un'insalata di pomodori e cipolle, infine del tonno sbriciolato, un filo d'olio evo e una spolverata di origano fresco. Certamente gli ingredienti variano a nostro gusto e disponibilità. In tutti i casi la fresa " conzata" rappresenta il piatto estivo che rappresenta al meglio la dieta mediterranea.
Con questa pitta partecipo alla raccolta di Panissimo, evento creato da Barbara e Sandra e ospitata questo mese da Sandra.