martedì 28 gennaio 2014

Minestra maritata




In Calabria  è stata sempre prevalente la cultura contadina per cui i piatti più comuni erano legati ai prodotti della terra e agli animali  che venivano allevati. Il maiale, in particolare, costituiva la ricchezza maggiore; del maiale non si buttava via niente, anche per le parti meno nobili le massaie riuscivano a trovare un utilizzo adeguato e gustoso. Un classico era ed è la " minestra maritata", una perfetta unione tra la carne di maiale e le erbe spontanee che messe insieme contribuiscono a creare un gusto armonioso di sapori. Una volta tale unione avveniva nella "pignata" di coccio posta sui carboni ricoperti di cenere del camino.
Certamente la varietà delle verdure e della carne è a gusto personale.
Ingredienti
verdure miste di stagione: cicoria, scarola, bieta, verza, borragine ( un fascio per ogni tipo)


verza nera e verde
cicoria
borragine..con un ospite

1 kg di costine di maiale
200 gr di cotiche
cipolla, sedano, carota
croste di pecorino
pecorino grattugiato
caciocavallo
sale qb
Preparazione
Pulite (ahimè è la parte più lunga )  le verdure e lessatele separatamente in acqua salata. Scolatele e strizzatele ( ricordatevi di passare la cicoria sotto l'acqua fredda per togliere l'amarognolo ).



In una pentola capiente mettete in acqua fredda la carne con gli odori, salate e portate ad ebollizione fintanto che la carne non sarà tenera. Scolate poi la carne, eliminate le ossa e sfilettatela.



 Sgrassate il brodo e filtratelo. A questo punto prendete un'altra pentola e fate uno strato di verdure, uno di carne, pecorino grattugiato, caciocavallo  a scaglie e brodo. Continuate ancora con un 'altro strato e ricoprite infine il tutto con abbondante brodo.



 Rimettete la minestra sul fuoco e continuate la cottura per altri trenta minuti e una volta spento il fuoco fatela riposare prima di servirla.



domenica 26 gennaio 2014

Foto di Birmingham



Oggi niente ricette, come promesso ad alcune di voi posto alcune foto della città di Birmingham dove sono stata durante le vacanze di Natale. La scelta della città non è stata a caso, ma dettata dal fatto che i miei figli vi lavorano e desideravamo con mio marito trascorrere il Natale insieme a loro.
 Ci siamo stati in altri periodi dell'anno, però a Natale è diverso: la città è tutta illuminata e i mercatini tedeschi sono una vera chicca. Peccato che la pioggia ci abbia penalizzato un pò!
Birmingham è una città cosmopolita e molto interessante che offre tante attrazioni.



Library of Birmingham: un edificio bellissimo ultimato da poco.
L'interno è semplicemente incredibile, 9 piani, un ascensore di vetro che  
ti porta agli ultimi piani da dove si può ammirare tutta la città e oltre.
All'ultimo piano la SHAKESPEARE Memorial camera.

Symphony Hall
sede dell'orchestra sinfonica e del Birmingham Royal Ballet











Bull Ring
E' un capolavori di architettura moderna con i suoi 15.000
dischi in alluminio. All'interno oltre 140 negozi disposti su 4 piani.
Da perderci la testa!
La città di sera è fantastica, soprattutto nella zona dei canali.
Ottimi i ristoranti disposti lungo le sponde .
Invece delle gondole veneziane si naviga con il canal bus. In uno dei pub abbiamo gustato un ottimo hamburger

di agnello aromatizzato alla menta con contorno di patate....naturalmente. 





Chiesa di ST.  Martin
Incastrata nell'area commerciale del Bull Ring è piccola ma imponente.
All'interno e all'esterno del Bull Ring ci sono diversi punti ristoro, per ogni tasca e per ogni etnia: cucina italiana, cinese, thailandese, francese, indiana.................
Ma i miei occhi sono stati attratti dalle vetrine dei dolci, una colorata golosità!







 Birmingham è una città vivibile, ordinata, silenziosa, multietnica, moderna e classica nello stesso tempo che offre tante possibilità di lavoro a chi ne ha voglia e necessità.
L'unico punto negativo è il clima: cielo plumbeo, pioggerellina continua e sole in quarantena, ma questo è insignificante se si ha un lavoro che ti permette di vivere.
Concludo agurandovi buona domenica con questa foto inviatami ieri dai miei ragazzi.







mercoledì 22 gennaio 2014

Ciambella di ricotta e mandorle




E' uno dei dolci che preparo più spesso. Il perchè è subito spiegato: 
è di facile e veloce esecuzione;
è soffice e sostanzioso;
è ottimo da gustare a colazione o anche a merenda;
è di sicura riuscita.
Provatelo e seguirete il mio esempio.
Ingredienti
200 gr di farina 00
200 gr di ricotta di pecora
100  gr  di mandorle spellate frullate a farina
150 gr di zucchero
3 uova
1 bustina di lievito
 gocce di cioccolato fondente
zucchero al velo
Preparazione
Versate i tuorli e lo zucchero in una ciotola. Sbatteteli con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite la ricotta setacciata e successivamente le due farine, il lievito e  i bianchi d'uovo montati a neve. Infine aggiungete le gocce di cioccolato. Versate il composto in uno stampo imburrato e infarinato e infornate in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa.
Una volta freddo spolverizzatelo con zucchero a velo.























PS: Belli vero questi copribarattoli? Ed anche originali e d'effetto. Sono solo una parte delle creazioni di una mia cara amica che ha delle manine fatate. Se volete saperne di più andate a trovarla sulla sua pagina facebook " La bottega delle fate di Maria Tropea".

sabato 18 gennaio 2014

Braciole di cotiche di maiale al sugo




 Quando del maiale non si buttava via niente e quando era sconosciuto il termine "calorie" , le nostre nonne usavano preparare questo semplice e gustoso piatto. Le cotenne o cotiche, che altro  non sono  che la pelle del maiale,  sicuramente non fanno parte dei menu proposti dai grandi chef, ma non per questo non sono buone o sono da scartare. Basti pensare al sapore dei fagioli con le cotiche o alla cassoeula. 
Il  piatto postato con il passare degli anni si è arricchito con costine e salsicce,  però io lo preferisco nella sua originale semplicità , con l'uso anche della sugna.

Ingredienti
4 rettangoli di cotica di maiale
pane casereccio sbriciolato finemente
prezzemolo
pecorino grattugiato qb
uno spicchio di aglio
peperoncino piccante in polvere
2 barattoli di pelati
sugna
cipollotti
sale qb
alloro

Preparazione
Preparate la farcia frullando il pane con il prezzemolo, l'aglio, il pecorino un pizzico di sale e il peperoncino. Inumidite il tutto con un filo di olio d'oliva.





Eliminate dalle cotiche il grasso in eccesso, passatele sulla fiamma per bruciare gli eventuali peletti, grattatele e scottatele in abbondante acqua  salata.


 Quando le cotiche saranno cotte, stendetele e farcitele con il pane aromatizzato. Avvolgete le cotiche su se stesse e chiudetele con uno stecchino oppure legatele con spago da cucina.



 In una pentola ( sarebbe ideale se fosse di coccio ) fate soffriggere  i cipollotti tritati con un pò di sugna o  olio d'oliva. Aggiungete le cotiche e fatele rosolare da entrambi i lati. Versate i pelati schiacciati, un pizzico di sale e foglie di alloro. Coprite e fate cuocere a fuoco molto basso finchè le cotiche non si infilzeranno con i rebbi della forchetta. Mescolate spesso perchè le braciole potrebbero attaccarsi al fondo della pentola, se necessario diluite con un mestolo d'acqua calda. Servitele ben calde accompagnate da verdura lessa o meglio ancora con sottaceti.
Volendo con il sugo potete condire dei maccheroni o degli gnocchi di patate.




lunedì 13 gennaio 2014

Un anno di blog






Un anno intero è volato . Non mi sembra vero che siano passati tutti questi mesi da quella sera del 13 gennaio, quando titubante  e in sordina  ho aperto questo mio piccolo spazio virtuale.
 Quanta emozione quando ho premuto il tasto " Pubblica" del primo post!
 Quanta confusione con la mia piccola macchina fotografica (  che veramente ancora non so usare )!
Quanta gioia nel ricevere i primi premi!
 Ogni volta che ricevevo un commento o notavo  le visualizzazioni che aumentavano di giorno in giorno rimanevo incredula.
  Pian piano ho conosciuto e mi sono fatta conoscere da tante persone che mi hanno dato consigli e suggerimenti per gestire al meglio il blog.
Certamente non ho mai avuto e non ho tuttora la pretesa di insegnare a cucinare, ma di condividere si. Condividere quello che ho appreso da mia mamma, da mia suocera, dai tanti libri e giornali che ho comprato e compro ancora.
Condividere e far conoscere la cucina tradizionale del mio territorio che per tanti motivi si sta perdendo. Ritengo infatti che sia dovere di ognuno di noi conoscere, valorizzare e difendere quel patrimonio di ricette che si è formato in tanti secoli e che quasi sempre è stato affidato solo alla tradizione orale.
A distanza di un anno, se mi fermo a pensare non mi posso immaginare senza il mio blog, certo si sente l' impegno che gli altri si aspettano, perchè ti accorgi che quando scrivi non lo fai più solo per te, ma le soddisfazioni sono tante.
Grazie quindi  a tutti, davvero e di cuore, per avermi sostenuta, commentata, capita o apprezzata. 
Grazie a tutti coloro i quali passano da qui e decidono di fermarsi, di regalarmi un pò del loro tempo e del loro affetto.
Grazie  anche a mio marito  e ai miei figli che ormai hanno capito che non possono assaggiare se non ho fatto prima le foto.

                                                         GRAZIE DI CUORE A TUTTI


Dopo tutti i ringraziamenti è arrivata l'ora di festeggiare insieme con questa torta della quale  a breve posterò la ricetta.




venerdì 10 gennaio 2014

Danubio dolce



Le vacanze sono terminate e volenti o nolenti si ritorna alla quotidianità. Sono ritornata quindi al lavoro  desiderosa di incontrare i miei cari 25 birbantelli che hanno tanta voglia di imparare, ma anche di ...chiacchierare; sono ritornata anche ai fornelli ( i miei ) che in pratica non ho mai abbandonato. Eh si, a casa dei miei ragazzi ho cucinato e cucinato di tutto e di più per loro e per i loro amici, tanto che l'ultimo giorno un ragazzo  mi ha confessato che non mi dimenticherà  molto facilmente! Ritorno anche nella blogsfera e posto un dolce che tanti di voi hanno preparato: il Danubio, una torta sia dolce che salata costituita da una serie di palline ripiene accostate le une alle altre. Le sue origini sono napoletane nonostante il nome evochi altri paesi e allora per conoscere meglio le sue origini  mi sono documentata e guardate cosa ho scoperto:
Un certo Scaturchio Giovanni, di origine calabrese,  tornò a Napoli dopo la Grande guerra con una moglie salisburghese, una certa Caterina e aprì una pasticceria che è rinimata ancora oggi. Negli anni Venti, di Scaturchio diventano  celebri i babà, le sfogliatelle, le pastiere e tutti i dolci natalizi, con l'aggiunta del susammiello importato dalla Calabria; contemporaneamente cominciano ad imporsi anche lo strudel di mele e quello di noci, la Sacher e i Buchteln o Wuchteln, il cui nome venne italianizzato in Briochina dolce del Danubio: una deliziosa infiorescenza di piccole brioche ripiene di marmellata o crema pasticcera.
La figlia di Giovanni e Caterina, Ivanka, si sposò con il cugino Ciccio, il quale inventò la versione salata. E da qui il Danubio è passato alla storia come dolce napoletano.

Ingredienti
250 gr di  farina oo
250 gr di farina manitoba
100 gr di zucchero
80 gr di burro morbido
2 uova
7 gr di lievito secco
200 gr circa di latte leggermente scaldato
un cucchiaino scarso di  sale
1 uovo per spennellare
zucchero a velo

Questa ricetta è tratta dal blog " La cucchiarella".

Preparazione
Sciogliete il lievito nel latte, aggiungete tutti gli altri ingredienti nella ciotola e impastate bene per qualche minuto finchè tutto non sarà ben amalgamato. Coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio.


Riprendete l'impasto e formate delle palline da circa 40/50 gr ciascuna. Appiattitele e farcitele a vostro piacimento( io ho usato nutella e marmellata di more ). Richiudete formando la pallina e adagiatele in una tortiera unta e infarinata.


 Lasciate lievitare  ancora per un'ora circa, spennellate con l'uovo e infornate a 180° per una ventina di minuti. Se prende troppo colore coprite con carta forno.
Fate raffreddare il dolce, sfornatelo e spolverizzate con zucchero a velo.