venerdì 28 ottobre 2022

Brioches siciliane



Ormai tutti avranno capito il mio amore per i lievitati e soprattutto per i lievitati dolci. La magia della lievitazione mi cattura sempre: vedere l'impasto che si alza, si gonfia, che sembra esplodere mentre la casa si riempie di un profumo che ti fa andare dietro nel tempo,è un'emozione che non ha eguali. 

Oggi vi propongo queste soffici brioches siciliane o per meglio dire palermitane, perfette per la colazione e per la merenda, che restano soffici per diversi giorni. Se restano... 

La mia ricetta è un pò rivisitata, infatti ho evitato di passarle nello zucchero semolato come avviene per le originali, ho aggiunto un uovo ed ho sostituito la sugna con l'olio di semi. Restano sempre e comunque delle brioches buonissime, sofficissime, perfette da tuffare nel latte.

Ingredienti

500 gr di farina manitoba

100 gr di zucchero

1 uovo

70 ml di olio di semi

250 ml di latte

15 gr di lievito di birra fresco

un pizzico di sale

Per spennellare

1 uovo

2 cucchiai di latte

Preparazione

Nella ciotola della planetaria munita di gancio versate la farina, il lievito sbriciolato e lo zucchero e iniziate a impastare a una velocità media. Unite il latte a temperatura ambiente e sempre continuando a lavorare aggiungete l'uovo e dopo qualche minuto l'olio. Quando l'impasto si staccherà dalle pareti della ciotola trasferitolo sulla spianatoia infarinata e lavoratelo per poco tempo. Ottenuto un panetto omogeneo mettetelo a lievitare in un contenitore oleato fintanto che non triplicherà di volume.


 Trascorso il tempo riprendete l'impasto e formate le briochine secondo la forma che preferite. Adagiatele su una teglia rivestita con carta forno e lasciate lievitare in un luogo tiepido ( io utilizzo sempre il forno spento con la lucina accesa).




 Completata la lievitazione spennellate le brioches con l'uovo e il latte e cuocetele in forno statico a 180° per 15/20 minuti.



Per quanti volessero ricoprirle con lo zucchero, ancora calde spennellatele con dell'acqua e passatele nello zucchero semolato.

Lasciate intiepidire le brioches siciliane prima di gustarle



 

venerdì 21 ottobre 2022

Ciambella di zucca e cioccolato

 


La ciambella di zucca e cioccolato è un dolce goloso, salutare e di stagione. Facile e veloce da preparare anche perchè la zucca si frulla a crudo, ha una consistenza soffice e umida, è profumata e ha un bellissimo colore giallo tipico dell'autunno. La potete personalizzare secondo i vostri gusti: noci o uva passa, io ho optato per il cioccolato.

Ingredienti

150 gr di zucca cruda

100 gr di farina per dolci

100 gr di mandorle pelate e ridotte in polvere

50 ml di olio di semi

50 ml di latte

120 di zucchero di canna

2 uova

1/2 bustina di lievito

buccia di 1 limone

gocce di cioccolato 

zucchero a velo

Preparazione

In un robot frullate la polpa della zucca, cruda e a pezzetti, insieme all'olio e al latte fino ad ottenere una crema arancione. 


In una ciotola montate le uova con lo zucchero fino a renderle chiare e spumose e unite la buccia grattugiata del limone. Aggiungete le farine setaciate con il lievito alternandole con la crema di zucca e continuate a mescolare. Infine unite le gocce di cioccolato precedentemente infarinate e mescolate con l'aiuto di una spatola. Versate l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata e infornate la ciambella zucca e cioccolato a 180° per 30/35 minuti nel forno già caldo. Una volta che la torta sarà cotta ( fate sempre la prova dello stecchino), sfornatela e appena sarà fredda sformatela e spolverizzatela con lo zucchero a velo.




lunedì 17 ottobre 2022

Chinuli con mostarda calabrese

 


I chinuli  si chiamano così perchè sono chini, cioè ripieni: di ricotta, marmellata d'uva, crema di castagne speziata, mostarda. Per tradizione si preparano durante il periodo natalizio ma sono così buoni che li prepariamo quando ne abbiamo voglia. Hanno un impasto leggero che di solito viene aromatizzato con il vermuth o vino bianco e una volta ripieni e chiusi a mezza luna vengono fritti e spolverati con zucchero a velo.

Questa volta alla ricetta tradizionale ho apportato delle modifiche, ho cotto i chinuli al forno e ho aggiunto all'impasto della farina integrale e del vino cotto che hanno dato ai miei chinuli un colore brunito e un sapore unico. Per il ripieno mi sono affidata alla mostarda calabrese.

Ingredienti

* Per l'impasto

100 gr di farina per dolci

100 gr di farina integrale artigianale

80 gr di zucchero di canna

50 ml di olio evo

1 uovo

1 cucchiaio di lievito per dolci

vino cotto q.b.

* Per il ripieno

2 mele

2 pere

5 fichi secchi

30 gr di noci

30 gr di uva passa

marmellata d'uva q.b.

un cucchiaio di zucchero di canna

una noce di burro

un pizzico di cannella

vino cotto

* Per finire

latte q.b.

zucchero a velo

Preparazione

Il giorno precedente alla realizzazione dei chinuli preparate la mostarda.

Tagliate i fichi a pezzetti e metteteli a macerare insieme all'uva passa. Sbucciate le mele e le pere e dopo averle private del torsolo tagliatele a pezzetti. Versatele quindi in una padella insieme con lo zucchero e il burro e fatele cuocere a fuoco moderato fintanto che la frutta non si disfa. Spegnete. Frullate i fichi e l'uva passa scolati dal vino cotto e versateli nel composto di frutta insieme alle noci triturate. Aggiungete qualche cucchiaio di marmellata d'uva e un pò di cannella e mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti. L'impasto va fatto riposare in frigo.



Per l'impasto della sfoglia: in un contenitore versate le farine con il lievito setacciato, lo zucchero, la cannella, l'uovo e l'olio. Iniziate ad impastare e versate a filo il vino cotto fino ad avere un impasto liscio e omogeneo. Fate ripasare il panetto per un'ora e poi stendetelo in una sfoglia sottile. Con un coppapasta ricavate dei dischi di 10 cm, adagiatevi al centro un cucchiaino di ripieno e chiudete a mezzaluna. Con i rebbi di una forchetta sigillate per bene la chiusura, spennellate con del latte e infornate a 180° per 20 minuti circa.


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Una volta sfornati e freddi spolverizzate i chinuli con lo zucchero a velo.





venerdì 14 ottobre 2022

Zuppa di cavolo nero con patate e fagioli

 


Siamo in autunno nonostante le temperature ancora alte e a me piace portare in tavola gli odori e i sapori di questo periodo. E cosi l'altra mattina al mercato settimanale una bancarella ricca di cavoli neri, viola e verdi ha catturato la mia vista e anche il mio borsone. Arrivata a casa non ho avuto dubbi e visto che avevo in frigo dei fagioli bianchi già cotti ho pensato di preparare una bella zuppa. Il cavolo nero è ricchissimo di vitamine e minerali, mentre i fagioli sono un'ottima fonte di fibre e di proteine, questo piatto della tradizione contadina è pertanto un comfort food ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo e servito con del pane tostato è davvero gustoso. La preparazione facile aiuta poi ance le più indaffarate!

Ingredienti

un mazzetto di cavolo nero

200 gr di fagioli bianchi

2 patate medie

1 carota

acqua q.b.

sale q.b.

olio evo

pane tostato

Preparazione

Pulite bene il cavolo nero togliendo la costa interna, tagliatelo a pezzi e lavatelo.

Sbucciate, lavate e tagliate a cubetti le patate e la carota.


In una pentola (io per le zuppe uso le pentole di coccio che mantengono maggiormente il calore) versate le patate, le carote e coprite con abbondante acqua salata. Fate cuocere per 30 minuti circa e poi aggiungete il cavolo. Versate ancora altra acqua se necessario, regolate di sale e continuate la cottura per un'altra mezz'ora fintanto che il cavolo non sarà cotto. Infine unite i fagioli e abbondante olio evo e finite di cuocere. Sevite la zuppa ben calda dentro le cocotte con delle fette di pane tostato.



Buon appetito!



sabato 8 ottobre 2022

Confettura di fichi d'India



Io adoro i fichi d'India soprattutto quelli appena usciti dal frigo e mi è piaciuto anche il liquore, fatto dopo averlo assaggiato durante un viaggio in Sicilia e che ancora non sono riuscita a postare. Potevo quindi non preparare la confettura con questi deliziosi frutti dalle mille virtù che crescono in modo spontaneo principalmente nel sud Italia e che ancora ad ottobre possiamo gustare? 

Realizzare questa confettura ( forse sarebbe più corretto chiamarla gelatina) non è per niente difficile, bastano soltanto 3 ingredienti: fichi d'India, zucchero e limone per avere una bontà da spalmare sia sul pane per una salutare prima colazione che sui formaggi stagionati.

Ingredienti

1 kg di fichi d'India (alnetto circa 800 gr)

300 gr di zucchero

1 limone

1 bicchiere d'acqua

Preparazione

Togliete la buccia ai fichi d'India e poi tagliate la polpa a pezzettoni. Versatela in una pentola insieme con 1 bicchiere di acqua e fatela cuocere, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non risulterà morbida. Passatela nel passatutto in modo da eliminare quei semini veramente fastidiosi. Rimettete nella pentola la polpa ottenuta, lo zucchero e il succo del limone, mescolate, portate ad ebollizione e cuocete ancora per circa 35/40 minuti. Una volta raggiunta la giusta consistenza versate la confettura nei barattolini sterilizzati, chiudeteli e girateli a testa in giù per formare il sottovuoto.

Una volta fredda la confettura di fichi d'India è pronta per essere gustata!




sabato 1 ottobre 2022

Panicelli di Santa Maria del Cedro




L'Italia nel Piatto, 2 ottobre: Ricette autunnali.

Per l'appuntamento di questo mese ho pensato di farvi conoscere i Panicelli, un dolce tipico di alcuni paesi della Riviera dei Cedri: Verbicaro, Santa Maria del Cedro, Scalea e Diamante; un dolce interamente espressione del suo territorio; un dolce racchiuso in una confezione naturale che, secondo alcuni studiosi, sarebbe una delle più antiche insieme a quella del Pallone di fichi.

 I Panniceddi o Panicelli , una leccornia esclusivamente calabrese, sono realizzati con foglie di cedro riempite con buccia  di cedro a cubetti e uva zibibbo appassita. Il nome deriva dal modo di sistemare le foglie che ricorda quello usato anticamente dalle donne nel disporre i pannolini per fasciare i neonati.

Si tratta di una ricetta antichissima, la cui realizzazione necessita di una complessa e paziente lavorazione che avviene nei mesi di Ottobre/Novembre perchè questo è il periodo della potatura dei cedri e quindi della raccolta delle foglie. Tutto avviene nel rispetto della natura. Non dimentichiamo inoltre che ci troviamo nella Riviera del Cedro, un territorio affacciato sul mar Tirreno dove questa pianta ha trovato un microclima ideale e condizioni favorevoli per crescere nella sua varietà migliore. E' qui che ogni anno arrivano i Rabbini per raccogliere i cedri più belli che verranno impiegati per la festa del Sukkoth.

Anche l'uva segue un iter particolare: i grappoli di questo zibibbo di origine greca vanno raccolti quando la luna è calante e in una giornata soleggiata e asciutta. Di seguito vengono legati ad un bastone e immersi nella liscivia, una soluzione di acqua e cenere  per proteggere e disinfettare gli acini che una volta essiccati vengono staccati dai raspi, lavati e poi messi ad asciugare al sole per qualche giorno. Ed ecco infine i Passuli o uva passa.

A qusto punto tutto è pronto per realizzare questo fagottino dal cuore succulento e molto aromatico che viene chiuso a mò di pacchetto usando dei fili sottili di ginestra oppure giunco e cotto in forno.

I Panicelli, inseriti nei PAT della Regione Calalabria e che sono conosciuti anche con  il nome di Pagnottine, piacquero così tanto a Gabriele D'Annunzio che li descrisse minuziosamente in un passo dell'opera "Leda senza cigno" del 1916:

 "...sorrido pensando a quegli involti di fronde compresse e risecche, venuti di Calabria che un giorno vi stupirono ed incantarono, quando ve li offersi sopra una tovaglia distesa sull'erba non ancora falciata...Gli involti erano di forma quadrilunga come volumetti suggellati d'un solitario che avesse confuso felicemente la biblioteca e l'orto. Ci voleva l'unghia per rompere la prima buccia...Ma ecco l'ultima foglia in cui è avvolto il segreto profumato come il bergamotto. L'unghia la rompe: le dita s'aprono e si tingono di sugo giallo, si ungono di un non so che unguento solare. Pochi acini di uva appassita ed incotta... pochi acini umidi e quasi direi oliati di quell'olio indicibile ove ruota alcun occhio castagno ch'io mi so, pochi acini del grappolo della vite del sole appariscono premuti l'un contro l'altro, con che di luminoso nel bruno, con un sapore che ci delizia prima di essere assaporato. .....

Ingredienti per 1 Panicello

5 foglie di cedro

30 gr di uva passa

20 gr di buccia di cedro (io cedro candito homemade)

1 filo sottile di ginestra

Preparazione

I miei Panicelli assomigliano poco agli originali che ho avuto la fortuna di assaggiare perchè gli ingredienti usati sono diversi, non appartengono a quel territorio. Tuttavia mi piace  provare soprattutto per risentire quei sapori che rischiamo di perdere.

 Stendete due foglie sovrapponendo i lembi, poi disponetene altre due perpendicolarmente alle prime e infine l'ultima in posizione trasversale. Mettete al centro l'uvetta e i pezzetti di cedro e piegate le foglie formando un fagottino che legherete con il filo di ginestra. Infornate a 150° fintanto le le foglie non saranno dorate.





I Panicelli per tradizione si consumano a Natale come segno di buon auspicio e si mangiano con le mani proprio come descritto da D'Annunzio, per poi leccarsi le dita assaporando così l'aroma intenso del cedro.


E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine d'Italia


Valle d’Aosta. Minestra di crespelle di zucca

https://www.delizieeconfidenze.com/2022/10/minestra-di-crespelle-di-zucca.html

 

Liguria. Minestra di zucca

https://arbanelladibasilico.blogspot.com/2022/10/minestra-di-zucca-per-litalia-nel-piatto.html

 

Lombardia. Gnocchi di zucca con ragù di luganega

https://www.pensieriepasticci.it/2022/10/gnocchi-di-zucca-con-ragu-di-luganega.html 

 

Trentino-Alto Adige. Torta alle castagne o maroni gluten-free
https://profumiecolori.blogspot.com/2022/10/torta-alle-castagne-o-maroni-gluten-free.html

 

Veneto. Smegiassa, la pinza con la zucca

https://www.ilfiordicappero.com/2022/10/smegiassa-pinza-di-zucca.html

 

Friuli-Venezia Giulia. Zuf polenta e zucca

http://www.lagallinavintage.it/2022/10/zuf-polenta-e-zucca.html

 

Emilia-Romagna. Castagne arrosto al vino rosso

https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2022/10/castagne-arrosto-al-vino-rosso.html

 

Toscana. Ciaffagnoni ai funghi porcini

https://acquacottaf.blogspot.com/2022/10/ciaffagnoni-ai-funghi-porcini.html

 

Umbria. Zuppa di ceci e castagne - Ricetta tipica umbra

https://www.dueamicheincucina.it/2022/10/zuppa-di-ceci-e-castagne-ricetta-tipica-umbra.html 

 

Marche. Mont Blanc, il Montebianco con le castagne dei Sibillini

https://www.forchettaepennello.com/2022/10/mont-blanc-il-montebianco-con-le-castagne-dei-sibillini.html

 

Lazio. Biscotti con castagne e cioccolato 

https://www.merincucina.it/2022/10/biscotti-con-castagne-e-cioccolato.html

 

Abruzzo. Zucca e fagioli all’abruzzese

https://unamericanatragliorsi.com/2022/10/zucca-e-fagioli-allabruzzese.html/ 

 

Molise. Zuppetta di zucca e triglie 

https://tartetatina.it/2022/10/02/zuppetta-di-zucca-e-triglie/

 

Campania. Pasta e zucca alla napoletana 

https://fusillialtegamino.blogspot.com/2022/10/pasta-e-zucca-alla-napoletana.html 

 

Puglia. Zuppa di funghi cardoncelli e patate 

https://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2022/10/zuppa-di-funghi-cardoncelli-e-patate.html

 

Basilicata. Orecchiette con cardoncelli e lucanica

https://www.quellalucinanellacucina.it/orecchiette-con-funghi-cardoncelli-e-lucanica

 

 

Sicilia. Agliata di zucca siciliana

https://www.profumodisicilia.net/2022/10/02/agliata-di-zucca-siciliana/


Sardegna. Bombas con funghi porcini

https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2022/10/bombas-con-funghi-porcini.html


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