martedì 31 dicembre 2013
Auguri per un felice Anno Nuovo
Auguri...
A quegli amici su cui posso contare senza riserve;
A chi c’è sempre nel momento del bisogno;
A chi non si dimentica, nemmeno una volta, di perdonare i miei errori
a chi c’è sempre, nonostante gli sbagli,
a chi mi sorride, anche se prova dolore nel cuore,
a chi usa gentilezza senza aspettarsi nulla in cambio,
a chi osa amare, sorridere, sperare e mi insegna a farlo.
A tutti voi amici sinceri,
Auguri di Cuore! Buon Anno Nuovo!
Stephen Littleword, Piccole cose
E' il primo Capodanno che passo insieme a voi, cari amici blogger, e nonostante il poco tempo a disposizione non posso non inviare a voi tutti che mi siete stati vicini in questo anno un mondo di auguri per un nuovo anno ricco di salute e serenità.
Buon Fine Anno
giovedì 21 novembre 2013
Cucuzza spinusa in agrodolce
I nostri orti sono pieni di questo ortaggio e noi lo consumiamo soprattutto lesso o fritto, ma ho scoperto che è ottimo anche per la preparazione di dolci. Se andate su Wikipedia scoprirete che questa pianta rampicante è arrivata fino a noi ad opera dei Conquistadores, dalle coste dell'America centrale e del Messico si è poi diffusa in tutta Europa fino a scomparire con l'avvento del consumismo. Il suo vero nome è Chayote, ma è conosciuta come patata spinosa e zucchina spinosa a causa delle spine di cui è ricoperta. E' un ortaggio ricco di aminoacidi, di vitamina C e il suo consumo previene l'arteriosclerosi e l'ipertensione. Perciò, care amiche, non trascuriamo questo frutto!
Come al solito per tanto tempo non l'ho mangiata ( il suo sapore dolciastro non era di mio gradimento) , adesso la cucino spesso ed ho convinto anche il mio restio marito a gustarla. L'altro giorno , visto che ne avevano regalato alcune, le ho utilizzate ......
Ingredienti
zucchine spinose
olio d'oliva
aceto bianco
aglio
peperoncino piccante
menta
basilico
zucchero
sale
Preparazione
Per prima cosa armatevi di un paio di guanti per togliere la buccia esterna delle zucchine.
Lavatele, tagliatele a metà, estraete l'osso centrale e tagliatele a fettine sottili. Salatele e lasciatele perdere l'acqua di vegetazione per mezz'ora.
Asciugatele con carta da cucina e friggetele in olio bollente finchè prenderanno un bel colore dorato. Scolatele e fatele perdere l'unto in eccesso su carta assorbente.
Tagliate lo spicchio d'aglio a listarelle, il peperoncino e spezzettate le foglie di menta e di basilico.
Rimettete la padella con l'olio sul fuoco, aggiungete un cucchiaio di zucchero e infine sfumate con mezzo bicchiere di aceto. Adagiate le fettine in un piatto, cospargetele con un pizzico di sale, gli odori e ripetete gli strati. Su tutto versate infine l'olio agrodolce bollente.
E' consigliabile far riposare il piatto almeno per una giornata, così le zucchine saranno più gustose.
Si mangia freddo e può durare anche una settimana se tenuto in frigo.
sabato 16 novembre 2013
Torta vysyvanka
E' un dolce ucraino e l'ho scoperto facendo zapping in un caldo pomeriggio estivo. Certamente non è una torta da consumare sotto il solleone ed infatti la signora spiegava che essendo abbastanza calorica loro la preparano in inverno, di solito per le feste di Natale, e che i vari strati, con il loro colore, simboleggiano la sua terra ricoperta dalla neve. Ascoltarla è stato veramente interessante ed emozionante, giacchè dagli occhi e dalle parole della signora traspariva tutto l'amore per il suo paese.
Vi posto sia la ricetta originale, sia la mia versione " riveduta e corretta". Ho usato soltanto burro, diminuendone un pò la quantità; ho preferito il cioccolato perchè con la frutta secca si sposa meglio e la marmellata di uva fragola che ho fatto io. Infine per accontentare gli altri commensali ho tolto l'uva passa, anche se io ne sono ghiotta.
Ingredienti
500 gr di farina oo
1 bicchiere di zucchero
3 uova
120 di burro
120 di margarina
2 cucchiai di jogurt
1bustina di lievito
2 cucchiai colmi di cacao amaro
250 gr di marmellata di prugne
una manciata di noci tritate
una manciata di uva sultanina ammollata in acqua
La mia versione
500 gr di farina oo
200 gr di zucchero di canna
3 uova
200 gr di burro Vallè
2 cucchiai di latte
1 bustina di lievito
250 gr di marmallata d'uva fragola
100 gr di noci e nocciole tritate con un cucchiaio di zucchero di canna.
50 gr di cioccolato fondente
una noce di burro
Preparazione
Separate i rossi dai bianchi e sbatteteli con lo zucchero. I bianchi metteteli in frigo. Impastate la farina con il burro, il lievito e il latte e quando il burro è ben amalgamato unite l'impasto al composto di uova e zucchero. Ottenuto un panetto morbido e compatto dividetelo in tre parti. In una parte aggiungete il cioccolato sciolto in una noce di burro,amalgamatelo per bene e poi mettete questo parte più una bianca nel congelatore per qualche minuto. Prendete una tortiera da 24 cm, imburratela e infarinatela e poi foderatela con la pasta bianca. Spalmate sopra la marmellata. Togliete dal congelatore la pasta al cioccolato e grattugiatela sopra la marmellata.
Adesso montate a neve i bianchi e fatene uno strato. Sopra spargete le noci e le nocciole tritate e infine grattugiate la pasta bianca.
Infornate 180° per 30 minuti circa. Se la superficie dovesse colorirsi troppo ricoprite con carta forno. Una volta sfornata datele una spolverata di zucchero a velo.
Tagliandola si notano i colori dei diversi strati.
Con questa ricetta partecipo al contest Le torte della domenica del blog Lecosine buone
Vi posto sia la ricetta originale, sia la mia versione " riveduta e corretta". Ho usato soltanto burro, diminuendone un pò la quantità; ho preferito il cioccolato perchè con la frutta secca si sposa meglio e la marmellata di uva fragola che ho fatto io. Infine per accontentare gli altri commensali ho tolto l'uva passa, anche se io ne sono ghiotta.
Ingredienti
500 gr di farina oo
1 bicchiere di zucchero
3 uova
120 di burro
120 di margarina
2 cucchiai di jogurt
1bustina di lievito
2 cucchiai colmi di cacao amaro
250 gr di marmellata di prugne
una manciata di noci tritate
una manciata di uva sultanina ammollata in acqua
La mia versione
500 gr di farina oo
200 gr di zucchero di canna
3 uova
200 gr di burro Vallè
2 cucchiai di latte
1 bustina di lievito
250 gr di marmallata d'uva fragola
100 gr di noci e nocciole tritate con un cucchiaio di zucchero di canna.
50 gr di cioccolato fondente
una noce di burro
Preparazione
Separate i rossi dai bianchi e sbatteteli con lo zucchero. I bianchi metteteli in frigo. Impastate la farina con il burro, il lievito e il latte e quando il burro è ben amalgamato unite l'impasto al composto di uova e zucchero. Ottenuto un panetto morbido e compatto dividetelo in tre parti. In una parte aggiungete il cioccolato sciolto in una noce di burro,amalgamatelo per bene e poi mettete questo parte più una bianca nel congelatore per qualche minuto. Prendete una tortiera da 24 cm, imburratela e infarinatela e poi foderatela con la pasta bianca. Spalmate sopra la marmellata. Togliete dal congelatore la pasta al cioccolato e grattugiatela sopra la marmellata.
Adesso montate a neve i bianchi e fatene uno strato. Sopra spargete le noci e le nocciole tritate e infine grattugiate la pasta bianca.
Infornate 180° per 30 minuti circa. Se la superficie dovesse colorirsi troppo ricoprite con carta forno. Una volta sfornata datele una spolverata di zucchero a velo.
Tagliandola si notano i colori dei diversi strati.
Con questa ricetta partecipo al contest Le torte della domenica del blog Lecosine buone
martedì 12 novembre 2013
Minestra di cicoria e fagioli
Sempre dell'idea che i piatti della tradizione vanno riscoperti e riproposti, oggi vi propongo questa minestra molto saporita e molto salutare. La cicoria, infatti, assieme ai fagioli contiene molte vitamine ed ha un'azione depurativa e sgonfiante. Il segreto della bontà di questa erba di campo sta in quel suo sapore amarognolo che dona una nota particolare ai piatti.
Ingredienti
1 kg di cicoria
500 gr di fagioli secchi
olio d'oliva
uno spicchio d'aglio
peperoncino piccante
sale qb
Preparazione
Lessate i fagioli possibilmente in un contenitore di terracotta, dopo averli messi a bagno per una notte.
Pulite la cicoria e lessatela.
Strizzatela con le mani e fatela saltare nella padella in cui avrete fatto imbiondire con l'olio lo spicchio d'aglio e il peperoncino. Aggiungete quindi i fagioli, un mestolo d'acqua calda e regolate di sale. Fate cuocere a fuoco moderato per 20 minuti, poi spegnete e fate riposare. La minestra sarà così più buona.
Se la mangiate il giorno dopo sarà ancora più gustosa! E' quella che noi chiamiamo minestra "scarfata ", cioè riscaldata.
mercoledì 6 novembre 2013
Filoncini di grano duro
Da sempre il pane è l'emblema dell'alimentazione popolare. In Calabria è una tradizione che risale nella notte dei tempi e ancora oggi sono tante le donne che preparano " u pani e casa" e lo cuociono "ntro cocipani" ( forno a legna ) La particolarità di questo pane è la lunga lievitazione, infatti si impasta la sera prima e si fa lievitare sotto le coperte di lana per tutta la notte. Inoltre si mantiene morbido per parecchi giorni se conservato bene.
Il mio pane certamente è ben diverso: sto cercando di imparare leggendo di qua e di là, ma soprattutto ascoltando quelle donne che ancora impastano. Spero un giorno di sfornare un pane che sia veramente all'altezza del nome che porta. Per adesso mi accontento e del profumo che si sparge per la casa e del sapore che provo addentando i miei filoncini.
Ingredienti
1 kg di farina di grano duro rimacinata
metà cubetto di lievito di birra
sale
2 cucchiai di olio evo
acqua qb
Preparazione
Impastate 250 gr di farina con il lievito sciolto in dell'acqua tiepida. Formate un panetto morbido e mettetelo a lievitare in un luogo caldo ben coperto.
Quando è raddoppiato di volume procedete così: versate la restante farina in una ciotola capiente, fate la fontanella e mettete il panetto lievitato sciolto con un pò di acqua tiepida, un pizzico di sale e l'olio. Impastate in modo energico, rigirando la pasta più volte ( mia nonna usava i pugni ), aggiungendo altra farina se necessario, fintanto che non avrete un panetto compatto ed elastico che non si appiccicherà più alle mani.
A questo punto date alla pasta la forma che volete, praticando anche dei tagli in diagonale o una croce se avete formato un panetto. Lasciate lievitare per almeno due ore, finchè non raddoppierà di volume.
Infornate i filoncini in forno statico già caldo a 200° per 40/50 minuti. Sfornateli e lasciateli raffreddare dentro un panno pulito.
venerdì 1 novembre 2013
Tortine di zucca
Per tanto tempo sono stata refratteria all'uso della zucca in cucina, forse perchè mia mamma non l'usava quasi mai, eccezion fatta per le frittelle. Da sposata, complice mia suocera che era emiliana, ho imparato ad apprezzarla e logicamente ad usarla sia nei dolci che nei primi piatti. La ricetta che posto oggi era in realtà per una torta di Halloween, io l'ho in parte variata e non solo nella forma. Queste tortine hanno infatti all'interno della frutta secca e così possono andar bene per le feste natalizie. Sono così morbide che si mantengono come appena sfornate per parecchi giorni. Provare per credere!
Ingredienti
250 gr di farina 00
150 gr di zucchero di canna
una bustina di lievito per dolci
2 uova
un dl di olio di semi
150 gr di zucca pulita
50 gr di noci
50 gr di fichi secchi
50 di uvetta
50 gr di cioccolato fondente a scaglie
rum
Preparazione
Tagliate la zucca a dadini e fatela cuocere in una pentola con un filo d'acqua. Quando è cotta, riducetela in poltiglia e aspettate che si raffreddi. Lasciate ammorbidire l'uvetta e i fichi tagliuzzati nel rum. Mescolate il purè di zucca con lo zucchero, la farina, il lievito, le uova, l'olio, il cioccolato e i gherigli di noce spezzettati. Sgocciolate i fichi e l'uvetta che asciugherete e infarinerete. Uniteli all'impasto e mescolate ancora. Riempite i pirottini e infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti circa ( farà fede sempre lo stecchino ). Dopo averli sfornati basta una spolverata di zucchero a velo e le tortine sono pronte da gustare.
E questo è il mio vassoio di zucche decorative.
martedì 29 ottobre 2013
Polpettone agli odori mediterranei
Il polpettone è un secondo piatto ( ma può considerarsi anche un piatto unico ) semplice e veloce da preparare. Accontenta anche i gusti più difficili in quanto farcendolo si può spaziare a 360°: verdure, salumi, formaggi, ecc....Basta mettere in moto la fantasia culinaria di ciascuno e soprattutto svuotare il frigo! Io lo preparo spesso, sia perchè piace sia perchè lavorando lo posso preparare in anticipo.
Oggi vi posto una ricetta con un colorato ripieno molto gustoso.
Ingredienti
500 gr di carne trita mista ( vitello e suino )
200 gr di pane casareccio raffermo sbriciolato
2/3 uova
50 gr di pecorino grattugiato
sale qb,
prezzemolo tritato, foglie di basilico
pomodori secchi
fette di melanzane grigliate o fritte
fette di mortadella
caciocavallo silano
olio d'oliva
Preparazione
Amalgamate in una ciotola capiente la carne trita con il pane sbriciolato, il pecorino, il sale, il prezzemolo tritato e le uova. Ottenuto un composto morbido e compatto, con le mani unte d'olio,
stendetelo su un foglio di cartaforno in un rettangolo dallo spessore di qualche cm. Adagiate le fette di mortadella, le fette di melanzana,le foglie di basilico,i pomodori secchi e in ultimo le scaglie di caciocavallo. Arrotolate il polpettone aiutandovi con la carta forno, chiudete bene le estremità e infornate per 30° circa. Tolta la carta rimettete il polpettone in forno per altri 10° finchè non si formerà una bella crosticina dorata. Una volta pronto sfornatelo e servitelo con il contorno che vi aggrada di più.
sabato 26 ottobre 2013
Gnocchi di patate ripieni con cime di rapa
In famiglia adoriamo gli gnocchi con il sugo di qualsiasi colore: bianco, rosso o verde. L'importante è che siano gnocchi di patate. Certamente la loro preparazione richiede un pò di tempo, ma il risultato ci ripagherà della fatica ed avremo un primo piatto davvero speciale. Ultimamente, seguendo le ricette su vari blog, ho imparato a farcirli e così oggi vi posto questa versione con le cime di rapa.
Ingredienti per gli gnocchi
1 kg di patate farinose
300 gr circa di farina
1 uovo
sale qb
Ripieno
500 gr di cime di rapa lessate
1 spicchio d'aglio
olio d'oliva
pecorino grattugiato
peperoncino piccante
Sugo
1 l di polpa di pomodoro
1 cipolla
olio d'oliva
foglie di basilico
Preparazione
Saltate le cime di rapa in una padella nella quale avrete fatto imbiondire con l'olio l'aglio e il peperoncino.Togliete l'aglio e aggiungete un bel pò di pecorino grattugiato.
Prerarate il sugo. Rosolate la cipolla tagliata sottilmente, aggiungete la polpa di pomodoro, salate e fate cuocere. A fuoco spento aggiungete le foglie di basilico.
Lessate le patate con la buccia, assaggiandone la cottura con i rebbi di una forchetta. Sbucciatele e passatele allo schiacciapatate. Amalgamatele con la farina, il sale e l'uovo, così da ottenere un impasto omogeneo e soffice, che non deve appicicarsi alle mani. Se necessario aggiungete altra farina, ma non troppa altrimenti gli gnocchi saranno duri e immangiabili. Sulla spianatoia leggermente infarinata prelevate dall'impasto tante porzioni che schiaccerete con le mani . Nell'incavo inserite un pò di verdura , richiudete quindi per bene lo gnocco. Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata, saranno pronti quando verranno a galla. Scolateli e conditeli con il sugo preparato. Fate insaporire per qualche minuto e poi serviteli con una spolverata di pecorino
grattugiato.
Certamente non potevo non preparare un piatto di gnocchi semplici. A me piace incavarli e passarli sulla tavoletta apposita, anche perchè mia mamma afferma che gli gnocchi debbono avere le righe!
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martedì 22 ottobre 2013
Crostata con mele e melagrana
Ecco una crostata dal sapore fresco e delicato preparata con frutta tipicamente autunnale: mele e melagrana. La ricetta, che è tratta da un vecchio e logoro libro di cucina che comprai con il mio primo sipendio nel lontano 1970, prevede una crema a base di panna ma io ho optato per la marmellata di limone. Il dolce ne ha guadagnato in gusto e leggerezza.
Ingredienti
250 gr di farina 00
120 di margarina
100 gr di zucchero di canna più un cucchiaio
1 uovo e un tuorlo
1 cucchiaino di lievito
3 mele golden
succo di limone
1 melagrana
zucchero a velo
marmellata di limone
Preparazione
Preparate la pasta frolla amalgamando la farina, la margarina, lo zucchero , le uova , il lievito e un pizzico di sale. Una volta ottenuto un panetto compatto mettetelo in frigo coperto con la pellicola. Intanto sbucciate le mele, tagliatele a metà, eliminate il torsolo e tagliate la polpa a fettine . Mettetele in una ciotola con un cucchiaio di zucchero di canna e il succo di un limone per non farle annerire. Snocciolate la melagrana. Stendete la frolla e rivestite una tortiera imburrata e infarinata , versate la marmellata di limone e decorate con le fettine di mele disposte a fiore. Infornate in forno preriscaldato per circa 30 minuti a 180°. Sfornate la crostata e un volta fredda cospargetela con i chicchi di melagrana e zucchero a velo.
giovedì 17 ottobre 2013
Melangiani chini 'e piscistoccu ( melanzane ripiene con pesce stocco )
In un post precedente vi avevo parlato di questo delicato e gustoso piatto che, per la verità, è ancora poco conosciuto nel mio territorio. Effettivamente fa parte della tradizione culinaria di Mammola, un paesino che si erge su uno sperone roccioso tra le Serre Calabre e l'Aspromonte. Mammola vanta una cucina tradizionale montanara e contadina e dei prodotti tipici che rappresentano la storia dei vari popoli che hanno vissuto in questo territorio e che sono stati inclusi in un elenco nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali ( ricotta affumicata, formaggio caprino della Limina, stocco, olio, pane "Pizzata", ecc..).Ma il prodotto mammolese più conosciuto ed apprezzato è lo stocco, che qui viene spugnato con l'acqua che sgorga dalle montagne della Limina ricche di sostanze oligominerali.
Ha un alto nutrizionale, pensate infatti che 1 kg di stocco equivale a 5 kg di merluzzo fresco.
Il sapore particolare delle Melanzane ripiene viene dato dal formaggio caprino stagionato che ne esalta il sapore e il profumo insieme agli altri ingredienti; si può considerarlo un piatto completo, semplice e gustoso. Era usanza nei tempi antichi preparare le melanzane con lo stocco ogni venerdì, considerato giorno di magro.
Ingredienti
6 melanzane
500 gr di stocco spugnato
pane casereccio
formaggio caprino stagionato della Limina
prezzemolo abbondante
1 uovo + un albume
sale qb
1 spicchio d'aglio
peperoncino piccante in polvere ( poco )
olio d'oliva
Preparazione
Lavate le melanzane, privatele del peduncolo, tagliatele a metà , scavatene la polpa, tagliatela a cubetti e mettetela sotto sale. Fate cuocere in acqua bollente salata le coppe per 10 minuti circa, estraetele con una schiumarola e fatele asciugare su un canovaccio. In una padella fate rosolare uno spicchio d'aglio, aggiungete la polpa e fatela cuocere lentamente. In una ciotola sminuzzate lo stocco, aggiungete la polpa delle melanzane, la mollica bagnata e strizzata per bene, il formaggio caprino grattugiato, il prezzemolo, il peperoncino piccante , un pizzico di sale e impastate il tutto con un uovo. Fate riposare l'impasto per qualche ora in frigo. Riempite le coppe, spalmatele con l'albume leggermente sbattuto e friggetele in abbondante olio d'oliva.
Una volta intiepidite mangiatele accompagnandole con un buon bicchiere di vino rosso. Lo stocco infatti è l'unico pesce che non ama il vino bianco.
domenica 13 ottobre 2013
Bauletto Mery Poppins
Giravogando nella rete mi sono imbattuta in un articolo in cui si parlava di uno studio condotto dall'Università di Havard sugli effetti che il lavoro all'uncinetto e ai ferri ha sul sistema nervoso: il battito cardiaco rallenta, la pressione sanguigna si abbassa e anche i muscoli si rilassano. Questo lavoro attiva le stesse zone del cervello di quando si pratica lo yoga e la meditazione. Infatti, secondo il dottor Bendon, in quei momenti ci si estranea dalla realtà e ci si mette in modalità "relax", con l'effetto di abbassare l'ansia e lo stress.
Inoltre il lavorare all'uncinetto e ai ferri ci permette di mettere in pratica la nostra creatività, cosa molto appagante per la nostra autostima.
Di questo studio, fino a poco tempo fa, non ne sapevo nulla. Io lavoro all'uncinetto perchè mi piace ed effettivamente mi rilassa, ma obbligatoriamente in quel momento mi debbo concentrare altrimenti farei come Penelope con la sua tela!
Ed eccoci giunti, finalmente, alla mia quasi ultima borsa in fettuccia. E' un bauletto sui toni del marrone, la base e i manici sono in ecopelle, internamente è foderato e i fiocchi sono in gros grain.
Perchè l'ho chiamato Mery Poppins? Perchè nella mia borsa c'è sempre di tutto e di più e alcuni anni fa i miei alunni le hanno dato quel nome.
La lavorazione è a punto canestro nella parte
inferiore e a punto basso e bassissimo
nella parte superiore.
La chiusura l'ho realizzata con un bottone madreperlato.
giovedì 10 ottobre 2013
Panini con pomodori secchi, origano e.....
Impastare mi piace sempre di più e non parlo solo della pizza ma anche e soprattutto del pane. In cucina non sono facile alle innovazioni: ho paura che i miei non gradiscano e mi dispiace buttare poi quanto ho preparato con amore e fatica. Trattandosi di pane mi sono però fatta coraggio e ho osato. Ma sono stata sempre molto cauta e ho usato ingredienti che mangiamo tutti e molto molto mediterranei.
Cercherò di darvi le grammature esatte, ma non sono molto brava con la bilancia e mi affido più facilmente al tatto.
Ingredienti
500 gr di farina di grano duro
250 ml circa di acqua
1 cucchiaino e mezzo di sale
1 cucchiaino di zucchero
1 bustina di lievito secco
1 cucchiaio di olio d'oliva
Odori
6-7 filetti di pomodori secchi tritati
un cucchiaio d'origano fresco
un cucchiaino di peperoncino tritato dolce
foglie di basilico triturati
Preparazione
Impastate la farina, il sale lo zucchero, l'olio e il lievito con l'acqua. Lavorate bene l'impasto fintanto che non otterrete un panetto liscio ed elastico. Mettete il panetto in una ciotola unta coperta con la pellicola e riponetelo in frigo per 12 ore ( Volendo potete prepararlo la sera prima e lasciarlo riposare una notte). La mattina seguente togliete il panetto dal frigo, impastatelo di nuovo aggiungendo gli odori. Rimettetelo a lievitare nel forno spento. Deve raddoppiare di volume.
Una volta pronto formate dei panini e fateli lievitare in un luogo tiepido. Ci vorranno 30 minuti circa.
Preriscaldate il forno a 180° e quando è caldo infornate i panini e fateli cuocere per 20/30 minuti circa.
Gustosi sia da soli che accompagnati a qualche piatto sono spariti ancora caldi!
domenica 6 ottobre 2013
Corona con crema di fichi e noci
Stavolta ho pensato di non fare non la solita crostata, ma un rotolo-corona. Ecco gli ingredienti che ho utilizzato:
Pasta frolla
500 gr di farina oo
100 gr di zucchero semolato
100 gr di margarina
2 uova
1 bustina di lievito
1 tz di vino liquoroso
1 kg di fichi freschi maturi
200 gr di zucchero di canna
noci e mandorle tostate
3-4 amaretti secchi
Preparazione
Con largo anticipo preparate la crema di fichi . Sbucciateli e versateli in una pentola con lo zucchero. Schiacciateli con le mani . Mettete sul fuoco, mescolate e quando il composto giunge ad ebollizione continuate la cottura finchè non si addenserà. Spegnete e fate raffreddare. Unite poi le noci e le mandorle tritate.
Preparate la pasta frolla e stendetela in un rettangolo. Versatevi sopra gli amaretti sbriciolati e la crema di fichi.
Arrotolate e ponete in frigo (così il rotolo si taglierà meglio ). Foderate una tortiera con carta forno e preriscaldate il forno a 180°. Prendete il rotolo dal frigo e tagliatelo a fette che disporrete nella tortiera a ventaglio. Infornate per 40 minuti circa, una volta cotta sfornate la corona, fatela raffreddare e spolverizzatela con lo zucchero a velo.
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