sabato 6 aprile 2024
Crescia di Pasqua
sabato 16 marzo 2024
Colombine biscottose
Una ricetta semplicissima che vi darà grandi soddisfazioni. Il procedimento è semplicissimo e la cottura veloce per questi dolcetti dal gusto delicato e dalla consistenza molto friabile.
Sono buonissime da mangiare e bellissime da inserire in un goloso vassoio da regalare per le prossime festività pasquali.
Ingredienti
150 gr farina per dolci
100 gr di mandorle
100 gr di zucchero semolato
100 gr burro
1 bustina di lievito per dolci
1 uovo e 1 tuorlo
1 scorza di limone
q.b. zucchero a velo
lunedì 19 febbraio 2024
Semlor svedesi
Paese che vai, dolci che trovi.
Sono stata sempre curiosa di conoscere e sperimentare nuove ricette, anche di altri paesi perchè cucinare significa anche conoscere culture e tradizioni di altri popoli.
Giorni fa mi sono imbattuta in queste briosches ricche di pasta di mandorle e panna che mi hanno incuriosito cosi tanto da pensare di mettermi subito all’opera. E mai decisione è stata più giusta. I Semlor sono spariti in un attimo, troppo buoni!
Il loro nome Semlor (Semla al singolare) deriva dal latino similia che significa semola e sono dei panini dolci che si usa preparare in Svezia durante l’inverno e soprattutto per il martedì di Carnevale da servire con una bella tazza di latte caldo oppure con un Caffè Nero.
Ingredienti
400 gr di farina per dolci
100 gr di burro morbido
200 ml di latte
90 gr di zucchero semolato
15 gr di ldb fresco
1 cucchiaino di cardamomo (io cannella)
1 uovo
Un pizzico di sale
- Per la crema di mandorle
200 gr di mandorle pelate
100 gr di zucchero semolato
1 albume
- Inoltre
250 gr di panna fresca
1 uovo per spennellare
Zucchero a velo
Preparazione
Sciogliete il burro in una parte del latte mentre nel rimanente sbriciolate il lievito. In una ciotola versatevi il latte e di seguito la farina, lo zucchero, il cardamomo (io la cannella in polvere), l’uovo e infine il sale. Iniziate ad impastare fino ad avere un impasto morbido ed omogeneo. Fate lievitare fino al raddoppio.
Trascorso il tempo trasferite l’impasto sulla spianatoia e dividetelo in tante palline uguali. Adagiatele su una tortiera rivestita con carta forno e fate lievitare per un’altra ora. Spennellate poi la superficie con l’uovo sbattuto e infornatele a 200° per 15/20 minuti circa.
Nel frattempo preparate il marzapane frullando le mandorle con lo zucchero e mescolando il tutto con l’albume leggermente sbattuto.
Tagliate il cappello di ciascuna Semla e create un buco togliendo un po’ di mollica che mescolerete con il marzapane insieme a un po’ di latte. Riempite i Semlor con questa crema e poi ricoprite con la panna montata. Infine chiudete i Semlor con il cappello e spolverate con lo zucchero a velo.
mercoledì 7 febbraio 2024
Gnocchi ai carciofi
Gli gnocchi sono
da sempre un primo che fa una bella presenza sulle nostre tavole. Salati,
gratinati, alla sorrentina, sono questi solo alcuni dei modi in cui è possibile
cucinarli. Se poi li sposiamo con ingredienti di stagione il successo del
piatto è assicurato. E oggi il matrimonio si fa con i carciofi, un ortaggio
molto versatile che abbonda in questo periodo sui banchi del mercato.
Ma non dimentichiamo che le patate silane sono il top, grazie alle particolari condizioni climatiche presentano una maggiore presenza di amido superiore alla media che le rende più nutrienti e più saporite.
Ingredienti
500 g di patate della Sila
5 carciofi
olio evo
prezzemolo q/b
farina 00 q.b.
1 spicchio d’aglio
1 uovo
parmigiano
farina per la spianatoia
sale q/b
La quantità della farina nell’impasto è sempre
soggetta alla qualità della farina stessa; ci sono farine che
assorbono molto e altre meno, bisogna regolarsi con la consistenza dell’impasto.
Preparazione
Pulite i carciofi eliminando le foglie dure esterne e
il fieno centrale, dovrà restare il cuore e anche qualche pezzetto di gambo,
sbucciato e tagliato a pezzettini. Mano
a mano che sono pronti mettete i carciofi in ammollo in acqua fredda con succo
di limone affinchè non anneriscano.
In una padella capiente soffriggete in olio caldo l’aglio
con prezzemolo, aggiungete i carciofi e gambi a pezzi ben scolati e lasciateli
soffriggere per qualche minuto, salate e unite qualche mestolo di acqua. Chiudete
con un coperchio e fate cuocere fino a che i carciofi saranno teneri. A fine
cottura togliete lo spicchio d’aglio e aggiungete qualche cucchiaio di
parmigiano e mescolate.
Nel frattempo lavate le patate e fatele cuocere in
acqua salata. Ancora calde e senza sbucciarle potete passarle direttamente dallo
schiacciapatate facendo cadere la purea ottenuta in una ciotola. Frullate una
parte del composto di carciofi e unitelo alla purea di patate, mescolate bene
gli ingredienti e fateli raffreddare.
Sulla spianatoia versate la farina a fontana, fate un
buco al centro e aggiungete il composto di patate e carciofi, l’uovo e impastate
bene per qualche minuto aggiungendo qualche manciata di farina per ottenere un panetto
di consistenza morbida ma non troppo.
Dall’impasto ricavate dei cilindretti dallo spessore
voluto e formate gli gnocchi ( io li ho lasciati lisci) su un vassoio
spolverato di farina.
Nel frattempo mettete a bollire l’acqua. Quando è
pronta salate e versate gli gnocchi. Appena salgono a galla raccoglieteli con
la schiumarola e fateli saltare nella padella con i carciofi.
Serviteli con un’abbondante spolverata di parmigiano.
domenica 4 febbraio 2024
Torta mantovana di San Biagio
A Cavriana, in provincia di Mantova, da 450 anni si festeggia San Biagio e in suo onore viene preparato una golosa crostata ripiena con mandorle e cioccolato fondente. Ogni anno, come al tempo dei Gonzaga, nella piazza principale del paese viene servita alla popolazione una gigantesca crostata dal diametro di tre metri.
Il guscio ha la consistenza di una pasta frolla molto più leggera e friabile, grazie all'aggiunta del vino bianco, non ci sono uova nell'impasto, lievito e il grasso giusto da usare non è il burro (che è comunque consentito) ma lo strutto.
Ingredienti
Frolla
400 gr farina 00
80 gr di zucchero
80 gr di burro
1 cucchiaino di lievito per dolci (personale)
vino bianco q.b.
Ripieno
300gr di mandorle pelate
100 gr di zucchero
100 gr di cioccolato fondente
2 uova
1/2 limone
1 tappo di sambuca (facoltativo)
Inoltre vi serve 1 tuorlo, del latte e zucchero a velo
Preparazione
Preparate la sfoglia: versate la farina setacciata con il lievito, lo zucchero e il burro a pezzetti. Iniziate a impastare amalgamando gli ingredienti con il vino bianco versato a filo.
Avvolgete l'impasto nella pellicola e fatelo riposare.
Intanto frullate le mandorle con lo zucchero e la scorza di mezzo limone. Aggiungete il cioccolato tritato finemente e le uova leggermente sbattute. Io vi ho aggiunto un tappo di sambuca. Stendete la frolla e rivestite con una parte uno stampo imburrato e infarinato. Versate il ripieno e compattatelo per bene e infine terminate con le strisce classiche.
Spennellate con il tuorlo sbattuto con il latte e infornate a 180° per 30 minuti circa fintanto che la superficie della torta non sarà’ dorata.
Una volta cotta sfornatela e quando è fredda spolveratela con zucchero a velo.
sabato 3 febbraio 2024
Taralli di San Biagio
Come spesso accade le leggende creano tradizioni popolari culinarie. In occasione della festa di San Biagio in Abruzzo si preparono i Taralli di San Biagio, delle piccole ciambelle di pasta pane dall'inconfondibile profumo di anice che ricordano la forma della gola. La tradizione vuole che i dolcetti vengano regalati in Chiesa dopo la benedizione della gola. Sono dei dolcetti semplici e genuini, come sono solitamente i dolci più antichi. L’impasto è simile ad una frolla e in genere vengono profumate con scorza di agrumi e con il liquore anice e abbellite dalla granella di zucchero e le ciliegine candite. Sono perfette da gustare a colazione oppure da intingere in un buon vino passito. Ovviamente, questi dolci si possono preparare in qualsiasi momento dell’anno, ma a San Biagio non possono assolutamente mancare!
Ingredienti
500 grammi di farina 00
3 uova medie
80 grammi di olio di oliva
120 grammi di zucchero
10 grammi di semi di anice
una bustina di lievito per dolci
liquore di anice q.b.
Inoltre vi servono
ciliegie candite
granella di zucchero
zucchero a velo
latte + un tuorlo + un cucchiaio di miele
Preparazione
Sciogliete il miele nel latte tiepido, una volta freddo aggiungete il tuorlo ed emulsionate il tutto.
Impastate tutti gli ingredienti e dividete il panetto in tanti cilindri.
giovedì 1 febbraio 2024
I Chiortani di San Biagio
I Chiortani, ciambelle lievitate all'anice, originari di Magliano de' Marsi ma diffusi in tutto il territorio abruzzese, si preparano il 3 di Febbraio in occasione della festa di San Biagio. Sono dei dolci soffici e rustici dal gusto semplice, non dimentichiamo che era un dolce che poteva essere preparato da tutti con quello che si aveva in casa, senza ingredienti particolari e costosi. A seconda delle zone possono essere arricchiti con semi e liquore di anice, uvetta e patate lesse ma l'ingrediente che non cambia è l'olio d'oliva all'interno dell'impasto.
Un tempo queste ciambelline venivano preparate da ogni famiglia il giorno stesso della ricorrenza di San Biagio e una volta pronte venivano portate nei cesti in chiesa dove, dopo la benedizione della gola, venivano benedette e solo dopo potevano essere mangiate. Il termine Chiortani sembrerebbe derivare dal movimento di torcere - "chiorcere" l'impasto richiudendolo dalle estremità.
Ingredienti
250 gr di farina manitoba
250 gr di farina per dolci
15 gr di lievito di birra
120 gr di zucchero
2 uova
100 ml di latte
50 ml di olio evo
50 ml di liquore all'anice
100 gr di uva passa
Preparazione
La preparazione è semplice, occore soltanto avere pazienza con i tempi di lievitazione. Io per i lievitati uso la planetaria ma l'impasto può essere anche fatto a mano usando olio di gomito.
Sciogliete il lievito nel latte tiepido.
Ammollate l'uvetta in un pò di acqua tiepida e poi sgocciolatela bene.
In una ciotola capiente versate le farine (ben miscelate e setacciate) e lo zucchero, poi iniziate a impastare aggiungendo le uova leggermente sbattute, il latte, l'olio evo, il liquore ed infine l'uvetta. Lavorate fin quando l'impasto sarà omogeneo e compatto. Formate un panetto e fatelo lievitare fino al raddoppio in un luogo caldo e asciutto. Trascorso il tempo necessario formate i chiortani di San Biagio, adagiateli su una tortiera rivestita con carta forno e lasciateli lievitare per un'ora circa.
Infine spennellateli con l'uovo e cuoceteli nel forno caldo a 180° per 20 muti.
Ancora caldi cospargeteli con lo zucchero a velo.
venerdì 26 gennaio 2024
Brioches intrecciate sofficissime
Ho approfittato delle temperature inusuali di questo periodo (ben 20°) per provare questa ricetta che avevo letto sul web. Si tratta di brioches sofficissime che ho intrecciato in diversi modi e il cui risultato mi ha molto soddisfatta. Questa è una di quelle ricette che, sono certa, dopo averla provata non lascerete più per la golosità’ unica e la perfezione dell’impasto lievitato. Non hanno nulla da invidiare a quelle del bar e consumate con una tazza di caffè o di latte vi faranno iniziare nel migliore dei modi la giornata. E se ne dovessero avanzare (?) sono ottime anche il giorno dopo scaldate nel forno.
Ma adesso andiamo in cucina.
Ingredienti
250 gr di farina 00
250 gr di farina Manitoba
15 gr di lievito di birra fresco
200 ml di latte
100 gr di zucchero semolato
1 uovo
100 gr di burro
Scorza di un’arancia grattugiata
Preparazione
Io ho usato la planetaria ma l’impasto si può lavorare anche a mano.
Nella ciotola sciogliete il lievito insieme ad un cucchiaino di zucchero e una parte di latte preso dal totale e fatto intiepidire. Unite poi l’uovo, lo zucchero, la scorza dell’ arancia e iniziate a impastare aggiungendo il latte fino a raccogliere tutta la farina. Di seguito aggiungete il burro morbido e fatelo incorporare all’impasto che dovrà’ essere morbido ma non appiccicoso.
Dopodiche’ versatelo sulla spianatoia infarinata e formate una palla che farete lievitare in un contenitore oleato e infarinato nel forno spento. Quando è lievitato rovesciate l’impasto sulla spianatoia e formate le brioches secondo la forma che preferite.
Fatele lievitare per circa un’ora, poi spennellatele con un uovo sbattuto misto a qualche goccia d’acqua e fatele cuocere nel forno già’ caldo a 180° per 15 minuti circa. Io ho usato la modalità’ statica e gli ultimi minuti sono passata al ventilato per dare alle brioches quel colore dorato.
lunedì 15 gennaio 2024
Liquore di giuggiole
Mettetele poi a macerare insieme alla scorza del limone in un barattolo con l’alcool e lasciatele in infusione per 10/15 giorni (ricordatevi di agitare il barattolo almeno una volta al giorno).
lunedì 8 gennaio 2024
Piscistoccu 'a la ghiotta
Secondo un'altra tradizione il proprietario del frantoio era solito offrire una pietanza di stocco in umido con patate in occasione della molitura delle olive.
Lo stocco 'a la ghiotta, tipico delle città di Reggo Calabria e Messina, davvero appetitoso e ricco di sapori e profumi, siamo soliti prepararlo in particolare per la vigilia di Natale e i venerdì di Quaresima quando la tradizione impone di “mangiare di magro”.
E’ un piatto unico perché con il sughetto si possono condire due fili di spaghetti, ma visto che siamo in Calabria vi consiglio la nostra stroncatura e poi una bella scarpetta con del pane casereccio è d'obbligo.
Ingredienti
1 kg di stoccafisso spugnato
4 patate medie
200 gr di pelati
2 cipolle
50 gr di olive verdi
Sale e pepe q.b.
Capperi dissalati
Prezzemolo
Un peperoncino piccante
1 cavolfiore medio
Olio evo
Preparazione
In una padella capiente versate in abbondante olio evo le cipolle togliete a rondelle,il peperoncino e i capperi e fateli insaporire per qualche minuto, dopodichè aggiungete le patate tagliate a spicchi, i pomodori pelati (schiacciati con la forchetta), un bicchiere di acqua calda quel tanto per coprire le patate e lasciate cuocere per 15 minuti circa. Trascorso questo tempo mettete nella padella lo stoccafisso tagliato a pezzi, il prezzemolo, sale e pepe e un altro mestolo di acqua calda. Da questo momento in poi lo stoccafisso non dovrà essere mescolato ma mosso scuotendo il tegame. Dopo qualche minuto versate le cimette del cavolfiore e le olive e completate la cottura per 15/20 minuti, senza restringere troppo il sughetto così se si vuole si può condire anche la pasta. A fine cottura insaporite lo stoccafisso con un po’ di origano e un filo di olio evo.