mercoledì 25 maggio 2022

Fraguni salati calabresi

 


Oggi vi faccio conoscere la versione salata dei golosi fraguni calabresi, uno stuzzichino tipico del territorio lametino.

Si tratta di focaccine farcite con formaggi freschi e salame, tipiche del periodo pasquale, che un tempo si era soliti preparare tra il giovedì e il venerdì santo, per poi consumarli appena finita la Quaresima per festeggiare il Cristo Risorto. 

Il termine Fragune probabilmente deriva dal latino flado, focaccia di forma circolare, oppure dal greco fagun, il frutto del sacro faggio, termine che troviamo già nella parabola di Gesù al banchetto di nozze.

Nella mia ricerca ho scoperto pure che i  fraguni sono simili a dei dolci greci, i lichnarakia, il cui nome significa lampada o luce. E infatti la forma dei nostri fraguni ricorda quella delle antiche lucerne ad olio di età greca e romana, tanto è che in alcuni territori vengono  chiamati lumaricchi. 

E' evidente quindi il forte significato simbolico di queste focaccine che ancora oggi si preparano nel rispetto della tradizione, pur con le normali variazioni tra una famiglia e l'altra. Succede così che in qualche ricetta troviamo nella farcia le patate accanto alla ricotta e alla tuma oppure una variante della forma.

Ingredienti

Per la pasta

500 gr di farina di semola di grano duro

50 ml di olio evo

10 gr di lievito di birra fresco

un cucchiaino di sale

acqua q.b.

* Per la farcia

500 gr di ricotta di pecora

200 gr di tuma

100 gr di pecorino calabrese

2 uova

200 gr di soppressata calabrese stagionata

un pizzico di sale

prezzemolo

Per spennellare

un tuorlo + latte

Preparazione

In una ciotola mettete la farina, l'olio, il lievito sciolto nell'acqua ed infine il sale. Iniziate ad impastare fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo e lasciate lievitare fino al raddoppio.



Mentre l'impasto riposa preparate il ripieno. In un contenitore versate la ricotta sgocciolata, la tuma schiacciata, il prezzemolo tritato, la soppressata a pezzetti, le uova leggermente sbattute e il sale. Ricordate che il ripieno deve essere abbastanza consistente perciò versate le uova a filo.

Riprendete l'impasto lievitato, stendetelo in una sfoglia e ricavate dei dischetti. Adagiate un cucchiaio abbondante di ripieno al centro e con le dita pizzicate i bordi in modo da ottenere un canestro.





Spennellate i fraguni con un tuorlo d'uovo diluito con un pò di latte e infornateli a 180° per 20/25 minuti  circa. Potete gustare i fraguni appena sfornate oppure tiepide.




domenica 15 maggio 2022

Torta caprese al cioccolato



La torta caprese è un dolce tipico campano, originario dell'isola di Capri, a base di mandorle e cioccolato fondente. Si narra che la sua realizzazione sia frutto di un errore, sembra infatti che il pasticciere si sia dimenticato di aggiungere farina nell'impasto. Una torta nata per errore ma che ha conquistato tutti gli amanti del cioccolato per il suo cuore morbido e la crosticina esterna croccante. La ricetta originale prevede unicamente l'uso di farina di mandorle e quindi è adatta anche ai celiaci. La mia versione inoltre è perfetta anche per gli intolleranti al lattosio, solo olio di semi e non burro. 

Ingredienti

300 gr di mandorle pelate

200 gr di zucchero, io di canna

200 gr di cioccolato fondente

100 ml di olio di semi

2 cucchiai di acqua

4 uova

1/2 bustina di lievito in polvere per dolci

zucchero a velo

Preparazione

In un robor frullare le mardorle con 50 ml di zucchero. Fate sciogliere il cioccolato fondente nell'acqua. In una ciotola montate le uova con il rimanente zucchero, unite il cioccolato fuso, l'olio a filo ed infine la farina di mandorle e il lievito. Incorporate bene bene tutti gli ingredienti con un mestolo e versatelo in una teglia unta e cosparsa di zucchero. Cuocete in forno già caldo per 35/40 minuti, i tempi dipendono dalle dimensioni dello stampo. Fate comunque la prova dello stecchino, se non sarà del tutto asciutto attendete altri 10 minuti. Una volta sfornata e fredda decoratela con zucchero a velo.

* se all'interno rimane umida non vi preoccupate, non avendo farina la torta caprese tende a rimanere umida.





martedì 10 maggio 2022

Pan brioche in fiore



Io adoro preparare i lievitati, che siano dolci o salati poco importa,mi piace impastare, l'attesa che raddoppi e poi la magia della cottura in forno. Oggi ho preparato questo Pan brioche e vi debbo dire che è davvero fantastico e per la consistenza e per l'aspetto. Ovviamente il merito è dello yogurt che rende gli impasti estremamente morbidi e fragranti. Se vi fa piacere potete farcire già prima le palline di pan brioche, io non l'ho fatto in modo da farcirle poi secondo il proprio gusto oppure lasciarle al naturale per poterle tuffare in un bel tazzone di latte caldo. Per la decorazione lo spunto l'ho preso da una precedente preparazione (qui). 

 Ingredienti

250 gr di farina manitoba

250 gr di farina per dolci

125 g di yogurt bianco 

100 ml di latte tiepido

50 ml di olio evo

2 uova 

100 g di zucchero semolato

15 g di lievito di birra fresco

1 pizzico di sale fine

- Per decorare

1 uovo + latte

zucchero a velo

Preparazione

Intiepidite il latte e scioglietevi il lievito spezzettato, poi versatelo nel cestello della planetaria, aggiungete lo zucchero, le uova sbattute leggermente a parte, lo yogurt, la farina setacciata e il sale.Trasferite il composto sulla spianatoia infarinata e lavoratelo fino ad ottenere un panetto morbido ed elastico, incidetelo a croce in superficie, chiudete la ciotola con della pellicola e ponetelo a riposare nel forno spento solo con la lucina accesa fino il raddoppio. Prelevate l’impasto ben lievitato dalla ciotola e lavoratelo brevemente sulla spianatoia.

 Foderate la teglia con carta da forno bagnata e strizzata poi fatela aderire perfettamente alla teglia; tagliate dall’impasto tante porzioni grandi quanto basta per ottenere delle palline e posizionatele l’una vicina all’altra nel bordo esterno dello stampo.

Col mattarello stendete sottilmente le altre porzioni d’impasto e con un coppapasta formate dei dischetti. Accavallatene leggermente tre, arrotolateli e tagliateli a metà con un coltello, otterrete così i boccioli che andrete a posizionare al centro e ai lati della teglia.


Terminato l’assemblaggio lasciate lievitare ancora il pan brioche per 30 minuti circa. In una ciotolina sbattete leggermente l'uovo con il latte e passatelo su tutta la superficie del pan brioche. Fate cuocere il dolce nel forno già caldo a 180° per 30/35 minuti.  

Una volta cotto sfornate il pan brioche e spolveratelo con lo zucchero a velo.








domenica 8 maggio 2022

Pasticcini di mandorle al profumo di bergamotto

 


I pasticcini alle mandorle o pizzicotti sono dei dolcetti della tradizione siciliana veramente deliziosi. Morbidi morbidi e profumati sono uno tira l'altro. 

Questi pasticcini molto semplici da preparare non richiedono nè burro e nè farina, unicamente mandorle, zucchero, albumi e scorzette di agrumi. La lavorazione è simile a quella per preparare il marzapane, l'unica accortezza consiste nel far riposare l'impasto in frigo almeno per una notte in modo che non perdano la forma durante la cottura. A piacere potete decorare i pasticcini con frutta candita o mandorle tostate.

Ingredienti

250 gr di mandorle pelate

200 gr di zucchero semolato

2 albumi

buccia di arancia o limone, io bergamotto

zucchero a velo

mandorle tostate per la decorazione


Preparazione

In un mixer frullate le mandorle, lo zucchero e le scorzette di bergamotto. Trasferite poi il tutto in una ciotola. Aggiungete gli albumi leggermente sbattuti e a filo fino ad avere un impasto morbido e lavorabile che farete riposare in frigo per 2/3 ore.

Trascorso il tempo con le mani leggermente umide formate delle palline, passatele nello zucchero a velo e decoratele con le mandorle tostate. Disponetele su una teglia rivestita con carta forno e fatele riposare in frigo per una notte. 


L'indomani mattina infornate i pasticcini nel forno statico a 170° per 15/20 minuti, devono dorarsi leggermente. Una volta sfornati fateli raffreddare prima di toglierli dalla teglia. Gustateli freddi e conservateli in una busta.



lunedì 2 maggio 2022

Aperitivo alla calabrese

 


2 Maggio, l'Italia nel Piatto: Aperitivo

Un tempo girando nei vicoli dei nostri borghi era facile vedere sulla tavola, dato che le porte erano sempre aperte, una bottiglia di vino e del salame. Era un modo per salutare chi passava ma soprattutto per ristorare e stuzzicare la fame degli uomini che tornavano dal lavoro prima della cena. E questo stuzzichino era diverso a seconda della stagione: in inverno vino con salame e murunedhi (gnocchetti fritti realizzati con farina, olio e vino); in primavera buhularu (guanciale) con fave e pecorino; in estate qualcosa di fresco come l'insalata di cetrioli e di pomodori  e in autunno si iniziavano ad assaggiare le provviste sott'olio e sotto sale. Un aperitivo particolare era quello che si gustava la mattina di Pasqua: cuzzupa con salame casareccio; dolce e salato. Qualcosa che aspettavamo con ansia e golosità e che io ancora oggi preparo perchè è un modo per non dimenticare la mia identità.

Questo modo di intrattenersi, di spizziculiari come dicevano gli antichi potrebbe in parte assomigliare all'odierno aperitivo almeno per la valenza sociale che lo contraddistingue; la diversità sta nel fatto che non sostituiva il pasto principale come avviene più spesso oggi. Comunque l'aperitivo o apericena come si è soliti ormai chiamarlo si prepara con le nostre provviste, con gli immancabili fritti e gli appetitosissimi salumi e formaggi. Un posto importante lo detiene la nduja, il piccantissimo salume che dà gusto ad ogni piatto.

Per questo appuntamento ho pensato di presentarvi alcuni aperitivi che potete gustare nei locali più caratteristici ma soprattutto nelle cene familiari


1) Ecco il classico tagliere  con alcune delle nostre eccellenze gastronomiche: salsiccia, pecorino, caprino, pomodori secchi, pancetta, olive nere infornate e uova farcite con nduja.



2) La mattina di Pasqua le nostre nonne tagliavano la cuzzupa a fette per gustarla con le salsicce ormai stagionate. Chiunque passava per dare gli auguri trovava questo stuzzichino sulla tavola.



3) In primavera prima e dopo cena era abitudine assaggiare le fave fresche accompagnandole con salsiccia, guanciale e pecorino locale. Il tutto innaffiato da un buon bicchiere di vino della casa.



4) E poi in estate la regina resta la fresa acconzata secondo quanto si ha a disposizione e secondo l'estro della cuoca, i piatti della tradizione come la peperonata, i pipi e patati e i pomodori in insalata hanno il sopravvento.  


E adesso andiamo a spizziculiari nelle altre cucine d'Italia

Valle d’Aosta: Polentine dorate con crema di broccolo e tonno https://www.delizieeconfidenze.com/2022/05/polentine-dorate-con-crema-di-broccolo-e-tonno.html
Piemonte:
Trentino - Alto Adige: I sapori del Garda e di Funes in un aperitivo
https://profumiecolori.blogspot.com/2022/05/i-sapori-del-garda-e-di-funes-in-un.html
Friuli-Venezia Giulia: Punte di asparagi e San Daniele croccante, infusione di basilico
Molise: Aperitivo molisano per L’Italia nel piatto https://tartetatina.it/2022/05/02/aperitivo-molisano-per-litalia-nel-piatto/
Sicilia: Aperitivo siciliano sapori e profumi di un isola
https://www.profumodisicilia.net/2022/05/02/aperitivo-siciliano/
Sardegna: Polpettine di Purpuzza con cuore filante di Dolce sardo: https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2022/05/polpettine-di-purpuzza-con-cuore.html