sabato 12 novembre 2022

Frollini cuor di mela al bergamotto



I biscotti Cuor di mela sono dei delizioi scrigni di pasta frolla ripieni di pezzi di mela profumati alla cannella e bergamotto

Ero proprio golosa di questi biscottini che un tempo venivano realizzati da una nota azienda. Poi con mio disappunto sono spariti, tuttavia nella rete ho trovato diverse ricette che mi hanno permesso di gustarli di nuovo. Vengono benissimo e con dei sapori in più rispetto ai biscotti industriali, sanno infatti di casa, di genuino, di calore familiare. E la mia aggiunta di marmellata al bergamotto dona a questi frollini una nota aromatica in più.

Ingredienti

250 gr di farina per dolci

100 gr di zucchero di canna

100 gr di burro

1 uovo e 1 tuorlo

1/2 bustina di lievito

buccia di limone

* Per il ripieno

3 mele

una noce di burro

1 cucchiaio di zucchero di canna

q.b. di cannella

 due cucchiai di marmellata di bergamotto

zucchero al velo

Preparazione

Preparate la frolla: in una ciotola impastate il burro morbido con lo zucchero e le uova, aggiungete la farina setacciata con il lievito e la buccia grattugiata del limone. Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e tenetelo in frigo per 30 minuti circa.

Nel frattempo lavate le mele, sbucciatele, privatele del torsolo e tagliatele a pezzetti. Mettetele in una padella con lo zucchero, il burro e la cannella. Fate cuocere fintanto che le mele non saranno morbide e poi spegnete. Una volta fredde aggiungete la marmellata e amalgamate bene il tutto.



Stendete la frolla e con una formina ricavate tanti dischi, su una parte mettete il ripieno e richiudete con l'altro disco facendo attenzione a sigillare bene i bordi. Infornate a 180° per 15 minuti circa.



Sfornate, fate raffreddare i Cuor di mela e spolverizzateli con lo zucchero a velo.






 

lunedì 7 novembre 2022

Spugnette allo Strega

 


Forse le chiamano spugnette per la loro consistenza spugnosa. Questi dolcetti infatti sono di una morbidezza irresistibile, unica e vi conquisteranno al primo morso. Sono inoltre molto scenografici e si sa che in pasticceria la vista è importante. 

La ricetta originale (spopola sul web da alcuni anni) prevede l'uso del limoncello, stavolta ho pensato di sostituirlo con il liquore Strega e vi assicuro che sono molto ma molto più buoni. Vi consiglio di prepararli al più presto non unicamente per la loro aromatica bontà ma anche per la preparazione molto semplice. Certamente visto la presenza del liquore sono sconsigliati ai bambini.

Ingredienti

4 uova

200 gr di zucchero

200 gr di farina per dolci

1 bustina di lievito

150 ml di Strega

150 ml di olio di semi

50 ml di latte

zucchero a velo

* Per la crema pasticcera

500 ml di latte

2 tuorli

100 gr di zucchero

50 gr di amido

50 ml di Strega

Preparazione

Iniziate con la preparazione della crema pasticcera.

Fate riscaldare il latte in un pentolino. In un contenitore sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete la maizena insieme a un mestolo di latte caldo. Mescolate bene per evitate la presenza di grumi e poi versate il tutto nella pentola del latte. Cuocete sempre mescolando fino ad avere la consistenza densa. A fuoco spento aggiungete il liquore Strega, mescolate e infine versate la crema in una ciotola coperta a contatto con la pellicola trasparente.

Mentre la crema si raffredda preparate le spugnette.

Montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumosissimo. Unite a filo l'olio sempre continuando a montare e di seguito il liquore e il latte. Infine aggiungete la farina setacciata con il lievito. Amalgamate bene il composto e poi versatelo con un mestolo nei pirottini. Cuocete nel forno già caldo a 180° per 15/20 minuti circa (fate sempre la prova dello stecchino). 


Dopo che si sono freddati tagliate la calotta superiore, svuotaleli un pò e farciteli con la crema pasticcera. 


Copriteli infine con il cappello, spolverateli con lo zucchero a velo e serviteli.






mercoledì 2 novembre 2022

Liquore al bergamotto



 L'Italia nel Piatto, 2 Novembre: Vini, liquori e infusi

Prima di farvi conoscere la ricetta scelta per questo appuntamento voglio parlarvi di un  frutto unico, il Citrus Bergamia chiamato comunamente bergamotto che cresce e fruttifica lungo la Costa dei gelsomini, in provincia di Reggio Calabria. E' solo in questa stretta fascia di terra nel cuore della Magna Grecia che si creano infatti le condizioni ideali per la sua coltivazione grazie al micro-clima e al terreno ricco di humus.

Perchè si chiama così

Qualcuno pensa che il termine bergamotto derivi da Berga, la città di Barcellona; altri da Pergamon, la mitica città di Troia; altri dal turco Bergamudi, il pero del principe.

Storia e leggenda

Secondo alcuni a portare la pianta a Reggio Calabria fu Cristoforo Colombo dalle isole Canarie o dalle Antille, per altri fu un moro spagnolo che ne vendette un ramo a Valentino un signore della città. Seconda la scienza la pianta ha origini autoctone, sarebbe nata dall'incrocio tra un arancio amaro e una limetta acida e infatti la sua forma è simile alle arance mentre il sapore è amaro.

Si sa comunque che intorno al 1500 l'imperatore Carlo V a Roma degustava un frutto di bergamotto caramellato, mentre in Francia alla corte del Re Sole si utilizzava come acqua profumata, come disinfettante e come base per i sorbetti; lo stesso Napoleone Bonaporte svolse il ruolo di promotore portando sempre con sè un flaconcino di Eau de Cologne nascosto nello stivale.

Proprietà e usi

Al bergamotto vengono riconosciute proprietà antibatteriche e disinfettanti; per il suo elevato contenuto di vitamina C un tempo veniva utilizzato per combattere lo scorbuto; non dimentichiamo inoltre che è un ottimo alleato contro il colesterolo.

Versatile come pochi frutti viene utilizzato ampiamente in campo cosmetico farmaceutico e nell'industria della profumeria.

Ma il nostro bergamotto viene utilizzato tantissimo anche in cucina nelle preparazioni di dolci, gelati, succhi, the, marmellate, miele, caramelle e liquori. Al suo rilancio in campo alimentare ci pensò la prima voltala ditta inglese Twining lanciando nel 1830 i suo più famoso the:l'Earl Grey Tea, aromatizzato al bergamotto. Peccato che la Twining scrisse sulle confezioni che la sostanza aromatizzante proveniva da una regione scolosciuta della Cina! 

Per questo appuntamento ho pensato di proporvi il liquore al bergamotto, chiamato anche Bergamino, un ottimo digestivo dal gusto fresco, gradevole e aromatico da servire ben freddo che è stato inserito nell'elenco dei prodotti PAT.

 (notizie tratte dal libro di Pasquale Amato " Storia del bergamotto di Reggio Calabria).



Ingredienti

500 gr di alcool

500 di acqua

300 gr di zucchero

4 bergamotti

Preparazione

Lavate i bergamotti, asciugateli e sbucciateli evitando di prelevare la parte bianca. Mettete le scorzette e l'alcool in un vaso di vetro con chiusera ermetica. Lasciate macerare per 2 settimane in un luogo fresco.


 Trascorso il tempo necessario preparate lo sciroppo sciogliendo lo zucchero nell'acqua calda e fate raffreddare. Unite l'alcool allo sciroppo, mescolate e filtrate con un colino. Versate il liquore nelle bottiglie e lasciate riposare per un mesetto circa prima di gustarlo. Servitelo dopo cena ben freddo, preferibilmente in bicchierini ghiacciati.





E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine d'Italia

Valle d’Aosta: Crema al cioccolato e castagne con Genepy https://www.delizieeconfidenze.com/2022/11/crema-al-cioccolato-e-castagne-con-genepy.html


Liguria: coniglio al Rossese

  https://arbanelladibasilico.blogspot.com/2022/11/coniglio-al-rossese-per-litalia-nel.html 

 

Lombardia. La rusumada, antica bevanda Milanese https://www.pensieriepasticci.it/2022/11/la-rusumada-antica-bevanda-milanese.html 

 

Trentino-Alto Adige: Ratafià di noccioli e corniole sotto grappa

https://profumiecolori.blogspot.com/2022/11/ratafia-di-noccioli-e-corniole-sotto.html

 

Veneto: Vov, Liquore all’uovo veneto

  https://www.ilfiordicappero.com/2022/11/vov-liquore-uovo

 

Friuli-Venezia Giulia. Stinco di maiale al Cabernet franc

http://www.lagallinavintage.it/2022/11/stinco-di-maiale-al-cabernet-franc.html

 

Emilia-Romagna Il Vov

https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2022/11/il-vov.html

 

Toscana. La vinata e il vino picciolo

https://acquacottaf.blogspot.com/2022/11/la-vinata-e-il-vino-picciolo.html

 

Umbria. Pane al Sagrantino e cipolla rossa di Cannara  https://www.dueamicheincucina.it/2022/11/pane-al-sagrantino-e-cipolla-rossa-di-cannara.html   

 

Marche.Torta al vino rosso e visciole

https://www.forchettaepennello.com/2022/11/torta-al-vino-rosso-e-visciole.html  

 

Lazio Caffè corretto alla sambuca

https://www.merincucina.it/2022/11/caffe-corretto-alla-sambuca.html

 

Abruzzo. Tozzetti al vino con cioccolato e nocciole https://unamericanatragliorsi.com/2022/11/tozzetti-al-vino-con-cioccolato-e-nocciole.html/ 

 

Molise. Liquore milk

 https://tartetatina.it/2022/11/02/liquore-milk/

 

Campania. Liquore limoncello

https://fusillialtegamino.blogspot.com/2022/11/liquore-limoncello-fatto-in-casa.html

 

Puglia. Liquore di melagrana

https://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2022/11/liquore-di-melagrana.html

 

Basilicata. Gambrinus in versione lucana 

https://www.quellalucinanellacucina.it/simil-gambrinus-fatto-in-casa-in-versione-lucana

 

 

Sicilia. Crema al Marsala 

https://www.profumodisicilia.net/2022/11/02/crema-al-marsala/

 

Sardegna. Liquore di alloro

https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2022/11/liquore-di-alloro.html

 

 

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venerdì 28 ottobre 2022

Brioches siciliane



Ormai tutti avranno capito il mio amore per i lievitati e soprattutto per i lievitati dolci. La magia della lievitazione mi cattura sempre: vedere l'impasto che si alza, si gonfia, che sembra esplodere mentre la casa si riempie di un profumo che ti fa andare dietro nel tempo,è un'emozione che non ha eguali. 

Oggi vi propongo queste soffici brioches siciliane o per meglio dire palermitane, perfette per la colazione e per la merenda, che restano soffici per diversi giorni. Se restano... 

La mia ricetta è un pò rivisitata, infatti ho evitato di passarle nello zucchero semolato come avviene per le originali, ho aggiunto un uovo ed ho sostituito la sugna con l'olio di semi. Restano sempre e comunque delle brioches buonissime, sofficissime, perfette da tuffare nel latte.

Ingredienti

500 gr di farina manitoba

100 gr di zucchero

1 uovo

70 ml di olio di semi

250 ml di latte

15 gr di lievito di birra fresco

un pizzico di sale

Per spennellare

1 uovo

2 cucchiai di latte

Preparazione

Nella ciotola della planetaria munita di gancio versate la farina, il lievito sbriciolato e lo zucchero e iniziate a impastare a una velocità media. Unite il latte a temperatura ambiente e sempre continuando a lavorare aggiungete l'uovo e dopo qualche minuto l'olio. Quando l'impasto si staccherà dalle pareti della ciotola trasferitolo sulla spianatoia infarinata e lavoratelo per poco tempo. Ottenuto un panetto omogeneo mettetelo a lievitare in un contenitore oleato fintanto che non triplicherà di volume.


 Trascorso il tempo riprendete l'impasto e formate le briochine secondo la forma che preferite. Adagiatele su una teglia rivestita con carta forno e lasciate lievitare in un luogo tiepido ( io utilizzo sempre il forno spento con la lucina accesa).




 Completata la lievitazione spennellate le brioches con l'uovo e il latte e cuocetele in forno statico a 180° per 15/20 minuti.



Per quanti volessero ricoprirle con lo zucchero, ancora calde spennellatele con dell'acqua e passatele nello zucchero semolato.

Lasciate intiepidire le brioches siciliane prima di gustarle



 

venerdì 21 ottobre 2022

Ciambella di zucca e cioccolato

 


La ciambella di zucca e cioccolato è un dolce goloso, salutare e di stagione. Facile e veloce da preparare anche perchè la zucca si frulla a crudo, ha una consistenza soffice e umida, è profumata e ha un bellissimo colore giallo tipico dell'autunno. La potete personalizzare secondo i vostri gusti: noci o uva passa, io ho optato per il cioccolato.

Ingredienti

150 gr di zucca cruda

100 gr di farina per dolci

100 gr di mandorle pelate e ridotte in polvere

50 ml di olio di semi

50 ml di latte

120 di zucchero di canna

2 uova

1/2 bustina di lievito

buccia di 1 limone

gocce di cioccolato 

zucchero a velo

Preparazione

In un robot frullate la polpa della zucca, cruda e a pezzetti, insieme all'olio e al latte fino ad ottenere una crema arancione. 


In una ciotola montate le uova con lo zucchero fino a renderle chiare e spumose e unite la buccia grattugiata del limone. Aggiungete le farine setaciate con il lievito alternandole con la crema di zucca e continuate a mescolare. Infine unite le gocce di cioccolato precedentemente infarinate e mescolate con l'aiuto di una spatola. Versate l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata e infornate la ciambella zucca e cioccolato a 180° per 30/35 minuti nel forno già caldo. Una volta che la torta sarà cotta ( fate sempre la prova dello stecchino), sfornatela e appena sarà fredda sformatela e spolverizzatela con lo zucchero a velo.




venerdì 14 ottobre 2022

Zuppa di cavolo nero con patate e fagioli

 


Siamo in autunno nonostante le temperature ancora alte e a me piace portare in tavola gli odori e i sapori di questo periodo. E cosi l'altra mattina al mercato settimanale una bancarella ricca di cavoli neri, viola e verdi ha catturato la mia vista e anche il mio borsone. Arrivata a casa non ho avuto dubbi e visto che avevo in frigo dei fagioli bianchi già cotti ho pensato di preparare una bella zuppa. Il cavolo nero è ricchissimo di vitamine e minerali, mentre i fagioli sono un'ottima fonte di fibre e di proteine, questo piatto della tradizione contadina è pertanto un comfort food ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo e servito con del pane tostato è davvero gustoso. La preparazione facile aiuta poi ance le più indaffarate!

Ingredienti

un mazzetto di cavolo nero

200 gr di fagioli bianchi

2 patate medie

1 carota

acqua q.b.

sale q.b.

olio evo

pane tostato

Preparazione

Pulite bene il cavolo nero togliendo la costa interna, tagliatelo a pezzi e lavatelo.

Sbucciate, lavate e tagliate a cubetti le patate e la carota.


In una pentola (io per le zuppe uso le pentole di coccio che mantengono maggiormente il calore) versate le patate, le carote e coprite con abbondante acqua salata. Fate cuocere per 30 minuti circa e poi aggiungete il cavolo. Versate ancora altra acqua se necessario, regolate di sale e continuate la cottura per un'altra mezz'ora fintanto che il cavolo non sarà cotto. Infine unite i fagioli e abbondante olio evo e finite di cuocere. Sevite la zuppa ben calda dentro le cocotte con delle fette di pane tostato.



Buon appetito!



sabato 8 ottobre 2022

Confettura di fichi d'India



Io adoro i fichi d'India soprattutto quelli appena usciti dal frigo e mi è piaciuto anche il liquore, fatto dopo averlo assaggiato durante un viaggio in Sicilia e che ancora non sono riuscita a postare. Potevo quindi non preparare la confettura con questi deliziosi frutti dalle mille virtù che crescono in modo spontaneo principalmente nel sud Italia e che ancora ad ottobre possiamo gustare? 

Realizzare questa confettura ( forse sarebbe più corretto chiamarla gelatina) non è per niente difficile, bastano soltanto 3 ingredienti: fichi d'India, zucchero e limone per avere una bontà da spalmare sia sul pane per una salutare prima colazione che sui formaggi stagionati.

Ingredienti

1 kg di fichi d'India (alnetto circa 800 gr)

300 gr di zucchero

1 limone

1 bicchiere d'acqua

Preparazione

Togliete la buccia ai fichi d'India e poi tagliate la polpa a pezzettoni. Versatela in una pentola insieme con 1 bicchiere di acqua e fatela cuocere, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non risulterà morbida. Passatela nel passatutto in modo da eliminare quei semini veramente fastidiosi. Rimettete nella pentola la polpa ottenuta, lo zucchero e il succo del limone, mescolate, portate ad ebollizione e cuocete ancora per circa 35/40 minuti. Una volta raggiunta la giusta consistenza versate la confettura nei barattolini sterilizzati, chiudeteli e girateli a testa in giù per formare il sottovuoto.

Una volta fredda la confettura di fichi d'India è pronta per essere gustata!




venerdì 30 settembre 2022

Biscotti settembrini all'olio



 I Settembrini sono dei deliziosi biscotti che racchiudono una buonissima confettura di fichi fatta in casa, noci e granella di biscotti secchi. Un connubio perfetto per un gusto intenso  che sa di casa e di ricordi sempre vivi. Solitamente la pasta frolla viene preparata con il burro ma da tempo preferisco usare l'olio e spesso l'olio d'oliva come in questa ricetta. Vi ricordo che la frolla con l'olio è leggera, friabile, non si sbriciola mentre si lavora e non ha bisogno di riposo in frigo!

Ingredienti

Per la pasta frolla

300 gr di farina per dolci

100 gr di zucchero semolato

70 ml di olio d'oliva

2 uova medie

1/2 bustina di lievito per dolci

buccia grattugiata di mezzo limone

cannella q.b.

zucchero a velo

* Per il ripieno

300 gr di confettura di fichi

50 gr di noci

50 gr di biscotti frullati 

Preparazione

Frullate i biscotti, io avevo in dispensa amaretti e mostaccioli. In una ciotola versate la confettura, le noci tritate e la granella di biscotti. Il composto deve essere consistente per evitare che fuoriesca.

In un'altra ciotola mettete la farina setacciata con il lievito, fate la classica fontana e versatevi lo zucchero, l'olio, un pizzico di cannella e le uova leggermente sbattute. Impastate il tutto e se necessario aggiungete un pò di latte. L'impasto alla fine deve essere omogeneo, liscio e non appicicoso. Stendete l'impasto in un rettangolo e al centro versatevi la farcia. Richiudete la frolla a portafoglio sigillando delicatamente i bordi e rigirate il rotolo a pancia in giù. 


Tagliatelo a pezzi spessi e disponete ogni biscotto su una teglia rivestita con carta forno. Infornate a 180°per 20 miniti o finchè non saranno dorati. Una volta sfornati e freddi cospargeteli con zucchero a velo.


I biscotti settembrini si conservano morbidi e friabili per una settimana se conservati naturalmente in una biscottiera.








venerdì 23 settembre 2022

Torta versata allo yogurt con mele e marmellata



Autunno, torna il tempo delle torte da forno e soprattutto della torta alle mele. Genuina, facile da preparare e buonissima questo dolce molto versatile accontenta proprio tutti ed è ottimo da consumare in ogni momento della giornata. La ricetta di oggi è una variante alla torta classica nata per evitare che la marmellata, che mi piace distribuire in superficie, scenda in fondo. Sono ricorsa quindi alla torta versata in quanto la sua doppia cottura evita che il ripieno sprofondi sul fondo della tortiera. Oltre la marmellata ho aggiunto delle mele e della granella di noci, mentre nell'impasto ho tolto il latte e aggiunto dello yogurt al limone. 

Credetemi, una vera delizia che si mantiene morbida per più giorni!

Ingredienti

250 gr di farina per dolci

120 gr di zucchero semolato

70 ml di olio evo

3 uova medie

un vasetto di yogurt al limone

marmellata di agrumi misti

50 gr di granella di noci

4 mele

1/2 bustina di lievito

succo di limone

zucchero a velo

Preparazione

Iniziate con le mele. Sbucciatele 2 e tagliatele a cubetti, le altre 2 con tutta la buccia tagliatele a fettine sottili. Versatele in due ciotole differenti aggiungendo dello zucchero e del succo di limone.

 In una ciotola versate le uova con lo zucchero e montatele fino ad avere un composto spumoso. Unite, sempre lavorando, l'olio a filo, lo yogurt ed infine la farina setacciata con il lievito. Trasferite la metà dell'impasto in uno stampo a cerniera da 22 cm imburrato e infarinato e fate cuocere a 180° per 20 minuti circa. Sfornate e distribuite sulla superficie la marmellata, le mele a cubetti e la granella di noci. Versate l'altra metà dell'impasto livellandolo bene con una spatola e decorate infine con le fettine di mela. Rimettete in forno alla stessa temperatura per altri 20/25 minuti. Fate sempre comunque la prova dello stecchino.





Una volta sfornata fatela raffreddare e poi spolverizzatela con lo zucchero a velo.






venerdì 2 settembre 2022

I 'mpipatiaji


2 Settembre, i 'Mpipatiaji pe L'Italia nel piatto.

I 'mpipatiaji  sono dei dolcetti originari di Maida, un paese che si affaccia sulla Piana di Santa Eufemia e che comprende anche una frazione di cultura arbareshe, Vena di Maida dove ancora ne viene parlata la lingua e si rispettano le tradizioni.

 Visto che a settembre si vendemmia e quindi si ha a disposizione il mosto per la preparazione del vino cotto, ho pensato di proporre i 'mpipatiaji per l'appuntamento mensile con il nostro gruppo di cucina regionale #litalianelpiatto. Infatti è il vino cotto l'ingrediente principale di questi dolcetti che venivano e vengono ancora oggi preparati in occasione dei matrimoni.

Un tempo nei nostri paesi le famiglie festeggiavano gli sposi con un piccolo rinfresco che si teneva in casa realizzato con il poco che si aveva a disposizione e con l'aiuto di amici e parenti: liquori fatti in casa, oltre naturalmente a un buon bicchiere di vino e dolci realizzati con ingredienti del territorio e cotti nel forno a legna, 'u cocipani. Per la realizzazione dei 'mpipatiaji serve  farina di pupuja, cioè farina integrale non raffinata, vino cotto, oggi cannella e chiodi di garofano, mentre ieri si usava il pepe nero. E 'mpipatiaji vuol dire proprio impepati. 

Le nostre furbe signore lasciavano al naturale una parte di questi biscotti in modo che gli uomini li gustassero con il vino, mentre quelli destinati alle signore o da mettere nelle guantiere venivano ricoperti con una glassa bianca, il cosiddetto naspro o annaspro.

Oggi che i ricevimenti si tengono al ristorante nei nostri paesi si cerca di mantenere le tradizioni e così gli invitati prima di andare in chiesa fanno una visita a casa della sposa e dello sposo dove vengono accolti da tavolate ricche di tantissime golosità  e a Maida i 'mpipatiaji insieme ai 'nginetti e ai monaciaji non mancano mai.

Ingredienti

* Per l'impasto

farina integrale q.b.

vino cotto q.b.

cannella e chiodi di garofano

* Per l'annaspo 

zucchero semolato e acqua (500 gr di zucchero + 100 ml di acqua)

oppure zucchero a velo, 1 albume, succo di limone


Preparazione

In una ciotola versate la quantità di farina che vi occorre ( nelle ricette della tradizione lo sapete bene che non esiste un peso specifico, bisogna regolarsi in base al numero dei commensali), fate la classica fontana e versatevi un pizzico di cannella e chiodi di garofano in polvere e del vino cotto che potrete diluire con del vino aromatico nel caso fosse troppo denso. Impastate il tutto, ricordando che l'impasto finale deve essere morbido e omogeneo. Ricavatene dei salamini e tagliateli a losanghe oppure a rombi. 


I 'mpipatiaji andrebbero infornati nel forno a legna, possiamo comunque usare un forno elettrico e infornarli a 180° per 15/20 minuti. Una volta cotti sfornateli subito altrimenti si induriscono.



Per la decorazione finale ho preferito realizzare una glassa al limone, l'annaspo con acqua e zucchero è abbastanza difficoltoso, se c'è umidità ci vogliono giorni perchè si asciughi.


E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine d'Italia:

Veneto: Schiacciata bavarese con le susine gialle di Lio Piccolo https://www.ilfiordicappero.com/2022/09/zwetschgendatschi-schiacciata-susine.html
Friuli Venezia Giulia:
Sorbetto di susine alla grappa
http://www.lagallinavintage.it/2022/09/sorbetto-di-susine-alla-grappa.html
Sardegna: Cialdina di Seada con mousse di ricotta di pecora, Pompia e pinoli tostati https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2022/08/cialdina-di-seada-con-mousse-di-ricotta.html