2 Settembre, i 'Mpipatiaji pe L'Italia nel piatto.
I 'mpipatiaji sono dei dolcetti originari di Maida, un paese che si affaccia sulla Piana di Santa Eufemia e che comprende anche una frazione di cultura arbareshe, Vena di Maida dove ancora ne viene parlata la lingua e si rispettano le tradizioni.
Visto che a settembre si vendemmia e quindi si ha a disposizione il mosto per la preparazione del vino cotto, ho pensato di proporre i 'mpipatiaji per l'appuntamento mensile con il nostro gruppo di cucina regionale #litalianelpiatto. Infatti è il vino cotto l'ingrediente principale di questi dolcetti che venivano e vengono ancora oggi preparati in occasione dei matrimoni.
Un tempo nei nostri paesi le famiglie festeggiavano gli sposi con un piccolo rinfresco che si teneva in casa realizzato con il poco che si aveva a disposizione e con l'aiuto di amici e parenti: liquori fatti in casa, oltre naturalmente a un buon bicchiere di vino e dolci realizzati con ingredienti del territorio e cotti nel forno a legna, 'u cocipani. Per la realizzazione dei 'mpipatiaji serve farina di pupuja, cioè farina integrale non raffinata, vino cotto, oggi cannella e chiodi di garofano, mentre ieri si usava il pepe nero. E 'mpipatiaji vuol dire proprio impepati.
Le nostre furbe signore lasciavano al naturale una parte di questi biscotti in modo che gli uomini li gustassero con il vino, mentre quelli destinati alle signore o da mettere nelle guantiere venivano ricoperti con una glassa bianca, il cosiddetto naspro o annaspro.
Oggi che i ricevimenti si tengono al ristorante nei nostri paesi si cerca di mantenere le tradizioni e così gli invitati prima di andare in chiesa fanno una visita a casa della sposa e dello sposo dove vengono accolti da tavolate ricche di tantissime golosità e a Maida i 'mpipatiaji insieme ai 'nginetti e ai monaciaji non mancano mai.
Ingredienti
* Per l'impasto
farina integrale q.b.
vino cotto q.b.
cannella e chiodi di garofano
* Per l'annaspo
zucchero semolato e acqua (500 gr di zucchero + 100 ml di acqua)
oppure zucchero a velo, 1 albume, succo di limone
In una ciotola versate la quantità di farina che vi occorre ( nelle ricette della tradizione lo sapete bene che non esiste un peso specifico, bisogna regolarsi in base al numero dei commensali), fate la classica fontana e versatevi un pizzico di cannella e chiodi di garofano in polvere e del vino cotto che potrete diluire con del vino aromatico nel caso fosse troppo denso. Impastate il tutto, ricordando che l'impasto finale deve essere morbido e omogeneo. Ricavatene dei salamini e tagliateli a losanghe oppure a rombi.
I 'mpipatiaji andrebbero infornati nel forno a legna, possiamo comunque usare un forno elettrico e infornarli a 180° per 15/20 minuti. Una volta cotti sfornateli subito altrimenti si induriscono.
Per la decorazione finale ho preferito realizzare una glassa al limone, l'annaspo con acqua e zucchero è abbastanza difficoltoso, se c'è umidità ci vogliono giorni perchè si asciughi.
E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine d'Italia:
https://profumiecolori.blogspot.com/2022/09/crostata-di-mirtilli-e-more.html
Sorbetto di susine alla grappa
http://www.lagallinavintage.it/2022/09/sorbetto-di-susine-alla-grappa.html
https://www.profumodisicilia.net/2022/09/02/la-mostarda-siciliana/
Sembrano dei Mostaccioli bianchi Barbara...Devono essere deliziosi!
RispondiEliminaBaci,
Mary
Hanno un aspetto delizioso!
RispondiEliminaSi, come dice Mary, sembrano dei mostaccioli bianchi!
Anche questi, da provare 😋
Effettivamente sono dei mostaccioli, impastati però con il vino cotto. La glassa sarebbe secondo la ricetta tradizionale con acqua e zucchero ma con lo scirocco che c'è in questi giorni non c'è stato niente da fare. Con questa glassa sono comunque più scenografici.
RispondiEliminaAdoro questo genere di dolci, ne mangerei uno dietro l'altro, senza fermarmi, eheheh ;)
RispondiEliminaBellissimo conoscere le tradizioni di un tempo. Sono davvero belli.
RispondiEliminache bontà questi biscotti! glassa sì o glassa no... io li assaggerei subito!
RispondiEliminaUn dolcetto glassato ricco di gusto
RispondiEliminaUn abbraccio
anche in Basilicata si fanno ma con il cacao. Bella questa versione,poi mi piace tanto l'uso della farina integrale
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