2 Giugno: L'Italia in...pasta
L'arte della pasta fresca in Calabria si è conservata fino ai giorni nostri e costituisce ancora la base del pasto quotidiano, secca o fresca, con l'uovo o senza. In passato ogni ragazza da marito non solo doveva saperla fare, ma doveva portare in dote " u ferrettu ", un ferro da calza o un bastoncino di vimini attorno al quale si avvolgeva la pasta per darle la tipica forma arrotondata. Tradizioni queste ormai sepolte!
Oggi non vi parlarerò nè della fileja, nè dei tagghjarini e nè dei maccarruni, ma della struncatura, una pasta tipica della piana di Rosarno e di Gioia Tauro, introvabile altrove.
E' una pasta fatta con farine di grano di frumento integrale, simile a delle fettuccine molto ruvide e grosse e dal sapore lievemente acidulo. Grazie alla forma e alla sua particolare consistenza trattiene molto bene il condimento che di solito si basa su ingredienti tipici della tradizione contadina come l'olio extravergine d'oliva, il peperoncino, la nduja, lo stocco, le olive, le alici sott'olio e la ricotta salata.
Originariamente non era così però in quanto questa pasta veniva prodotta con scarti di crusca di molitura che venivano raccolti dal pavimento. Una pasta del tutto illegale e infatti per lunghissimo tempo ne fu vietata la vendita. Ma nonostante il divieto continuò ad essere smerciata sottobanco e venduta ad un prezzo irrisorio ma vantaggioso per le famiglie meno abbienti.
Oggi le cose sono cambiate e la struncatura viene prodotta in condizioni igieniche più ottimali, secondo la legge e la si può acquistare nei negozi più forniti.
Resta comunque da pensare quanto la miseria possa essere ingegnosa e possa stimolare la fantasia: niente si butta e tutto si può riutilizzare. Ma con abbinamenti degni da grandi chef!
Ingredienti
300 gr di struncatura
500 gr di stocco
500 gr di pelati
origano
cipolla di Tropea
sale q.b.
olio evo
peperoncino secco
olive
ricotta salata
Preparazione
Tagliate lo stocco a tocchetti.
Affettate la cipolla e fatela rosolare in abbondante olio evo, unite dell'origano, il peperoncino secco e lo stocco.
Rigiratelo nel condimento e fatelo cuocere per 5 minuti, quindi aggiungete i pelati che avrete precedentemente schiacciato.
Salate, pepate e continuate la cottura per 30 minuti circa a fuoco basso.
Cuocete la struncatura in acqua salata, scolatela e conditela con il sugo di stocco. Impiattate e date per ultimo una spolverata di peperoncino piccante e una grattugiata di ricotta salata. Decorate con olive. Calabresi naturalmente!
E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine:
Liguria: trenette con borbogion
Lombardia: Pasta al Gorgonzola
Friuli-Venezia Giulia: Blecs alla morchia
Veneto: Tagliatelle con i piselli freschi ovvero le “tajadele coi bisi” :
Emilia Romagna: Farfalle all’uovo fatte in casa
Toscana: Pici all’aglione
Marche:Maccheroncini di Campofilone al ragù tradizionale
Umbria: Umbricelli al pecorino
Ravioli di carne al sugo abruzzes
Campania: La maccaronara
Puglia: Cavatelli con le cozze
Sicilia: Spaghetti con pomodorini arrostiti e melanzane
Sardegna: Maccarones de Busa
Hai cambiato lo
RispondiEliminaSfondo vero. ? Acc io faccio più fatica a leggere sul nero ma sono astigmatica d presbite e ipermetrope 🤒
Il tuo piatto sono certa é gustosissimo da assaggiare!
Ma tu pensa come veniva fatta questa pasta....con gli scarti...
RispondiEliminaQuesto piatto deve essere molto gustoso :)
Un bacio e buon fine settimana
Veramente era il primo sfondo, ho cambiato e sono ritornata indietro, Ma sono ancora insoddisfatta, appena avrò più tempo...Questo piatto, non esattamente estivo, è davvero da assaggiare. Sereno wend
RispondiEliminaÈ sempre bello leggere i tuoi racconti sulle prelibatezze che prepari.
RispondiEliminaBacioni Alessandra
Cara Barbara non conoscevo questo tipo di pasta e trovo curiosissimo il modo utilizzato per rer realizzarla!Grazie mille per il post come sempre interessante in quanto recante informazioni relative a tradizioni della tua terra che ignoravo!
RispondiEliminaIl sugo che hai utilizzato e' veramente sfiziosissimo e troppo gustoso,sarei davvero curiosa di assaggiarlo,mi piace e ispira troppo!:).
Grazie mille per la condivisione e i miei migliori complimenti:)).
Un bacione:)).
Rosy
Che post incantevole grazie mia cara stupenda ricetta
RispondiEliminainteressantissimo piatto!
RispondiEliminaOgni volta si scopre qualcosa di nuovo!!
ciao
elisa
ma che interessante questo tipo di pasta, proprio non la conoscevo !
RispondiEliminaSarà anche poco estivo, come dici tu, ma deve essere così buono....
Concordo con Elena, lo assaggerei molto volentieri nonstante il clima!!!
RispondiEliminaVivere sullo stretto di messina ti fa scoprire oltre ai sapori della tua terra anche quella dei vicini/fratelli e quando ho mangiato per la prima volta questa pasta me ne sono innamorata peccato che non si trovi cosi facilmente in sicilia e tanto meno ora che vivo in lombardia! Bellissima ricetta A presto LA
RispondiEliminaDeve essere saporitissimo questo piatto, mi unisco alle altre per la prova assaggio.
RispondiEliminaun bacio
Miria
Complimenti per il tuo piatto!
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