Chips di bucce di ortaggi

Vi suggerisco di fare oggi una piccola prova anti- spreco: a fine giornata date uno sguardo alla pattumiera dell'umido e controllate quanti scarti di verdure preparati durante la giornata sono finiti lì dentro. Uno spreco che si può evitare trasformando lo scarto in risorsa. Come? Preparando delle gustose e appetitose chips con le bucce degli ortaggi che di solito, soprattutto in estate, utilizziamo per i nostri piatti: patate, melanzane, zucchine, pomodori. E non dimentichiamo che le nostre nonne, esperte nell'arte del riciclo, erano solite preparare una buonissima confettura con le bucce del cocomero. 
Sappiamo che tante brave massaie, esperte di economia familiare, non hanno mai buttato pane, spaghetti o riso avanzati, anzi li hanno utilizzati per preparare delle buonissime frittate e polpette. Ma le bucce fritte sono un riciclo al limite, in quanto parliamo di uno scarto considerato fino a non molto tempo fa non - edibile. Oggi invece queste bucce incontrano una nuova vita, fritte e poi condite, anche unicamente con del sale.
L'unica accortezza è lavare bene gli ortaggi e soprattutto le patate con una spugnetta per eliminare oni residuo terroso.
Stavolta io ho utilizzato ciò che avevo in casa: patate, melanzane e zucchine gialle e per dare più colore anche un peperone rosso.
Ingredienti
1 patata 
1 melanzana
2 zucchine
1 peperone rosso
sale q.b.
peperoncino piccante in semi
olio evo
Preparazione
Lavate bene sotto l'acqua corrente gli ortaggi, quindi sbucciateli con un pelapatate. Metteteli nuovamente sotto l'acqua corrente, scolateli e asciugateli con carta assorbente da cucina. Intanto pulite il peperone dai semi e dai filamenti e tagliatelo a listarelle. Allo stesso modo fate con le bucce delle patate, melanzane e zucchine.

Mettete a scaldare dell'olio evo in una padella e friggete le chips. Quando sono pronte toglietele con una schiumarola e fatele asciugare su carta assorbente. Infine date una spolverata di sale e peperoncino.
Sono di una bontà esagerata, peccato non bastano mai. Non capisco come abbiamo messo così tanto tempo ad accorgecene.