martedì 2 ottobre 2018

I cannariculi





2 Ottobre - L'Italia nel Piatto: Un Piatto di Vino

I Greci chiamarono la Calabria Enotria, terra del vino. E il nostro vino era così rinomato che veniva inviato in quantità con le navi alla madrepatria, dove veniva offerto ai vincitori delle Olimpiadi, utilizzato nelle mense sacre e nelle mense dei nobili. Da allora la cultura del vino in Calabria, ha attraversato i secoli ed è arrivato fino a noi, con tutto il fascino della sua storia millenaria. 
 Oggi, per questo appuntamento autunnale con L'Italia nel Piatto, vi presento i cannariculi, dei dolcetti fritti della tradizione che di solito si preparano durante le festività natalizie, anche se nulla ci vieta di prepararli quando ne abbiamo voglia.  Per la loro preparazione si utilizzano sia il vino moscato che il vinocotto, un vino raro e prezioso che non viene prodotto nei canoni tipici della vinificazione. Come vino io ho usato il passito rosso dell'Azienda Vinicola Malaspina di Melito Porto Salvo, Cannici. Un passito dal colore rosso rubino, prodotto tutto con uve varietà gaglioppo.
Il termine Cannariculi, per via della forma, può essere ricondotto alla parola dialettale cannarozzu con la quale si indica la gola e di conseguenza anche a cannurutu per indicare una persona golosa.
Vi sono tante e tante ricette per preparare i cannariculi e infatti a seconda del territorio oltre a una variante degli ingredienti, questi golosissimi dolcetti prendono nomi diversi come turdilli o crustuli.
In generale possiamo affermare che la ricetta dei cannariculi è una ricetta antichissima, che affonda le proprie radici nella notte dei tempi e che viene tramandata da generazione in generazione. Gli ingredienti usati sono semplicissimi, facilmente reperibili anche dalle massaie di un tempo: farina, vino , olio e miele o vinocotto per addolcirli. Talvolta si usa il miele di fichi, ma è quasi impossibile da trovare anche per il costo elevato. 

Ingredienti
100 ml di olio d'oliva
200 ml di passito
buccia di limone
cannella
farina q.b.
vino cotto homemade
miele
olio per friggere
confettini colorati (facoltativo)

Preparazione
Mettete l'olio e il vino in un pentolino e fateli bollire per cinque minuti. Lasciate intiepidire e poi aggiungete la buccia del limone grattugiata, un pizzico di cannella in polvere e la farina gradatamente, fino ad avere un impasto elastico e morbido che metterete in frigo per circa trenta minuti avvolto nella pellicola. 



In seguito dividete l'impasto in tanti cordoncini dalla grandezza di un pollice e tagliateli in piccoli pezzetti. Fateli scivolare quindi su un crivo ( come vuole la tradizione) schiacciandoli con l'indice e il medio, ma naturalmente potete usare il rigagnocchi. 



 

Friggete i cannariculi in olio bollente, rigirandoli più volte in modo che la cottura risulti uniforme. Scolateli e fateli asciugare su carta assorbente. 



Versate il miele in una padella diluito con il vinocotto, immergetevi i cannariculi rigirandoli per farli impregnare bene. 



Infine versateli su un vassoio e cospargerli con i confettini colorati ( io no )




E adesso in giro per l'Italia

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9 commenti:

  1. Immagino uno tiri l'altro, un pò di fritto ogni tanto non guasta !

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  2. Molto interessante e anche molto golosi.
    Da mangiarne uno dopo l'altro ;)
    Un bacio

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  3. A però, che bocconcini deliziosi, devo essere molto sfiziosi.

    Baci

    Miria

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  4. I dolci calabresi sono di un buono incredibile. Ne ho provati parecchi e nessuno delude mai. Chissà che bontà questi che ci presenti oggi.

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  5. gnocchi al passito fritti e conditi con vino cotto... come si fa a non assaggiarli? Tentatrice! :) complimenti!

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  6. Ogni tanto il fritto è tollerabile, poi con il tuo piatto risulta irresistibile
    Bacioni

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  7. Rina sono buonissimi!! Li ho assaggiati in Calabria e come tutti i dolci fritti calabresi sono una vera leccornia! Mi piace anche il nome e la sua origine! Brava, complimenti e buona serata

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  8. E qui mi prendi davvero per il "cannarozzu"...i dolci fritti li adoro!
    Un abbraccio

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