Martedì di Galilea
Ancora oggi da noi continuano le tradizioni pasquali. Infatti da decenni si è soliti portare il martedì in processione dal borgo antico alla marina i Santi della "Cumprunta": S. Giovanni, il Cristo e la Madonna.
La "Cumprunta" è l'incontro commovente e suggestivo tra la Madonna e il Cristo Risorto che, prima si guardano in lontananza, e poi si avvicinano, dapprima lentamente e poi di corsa . Tra gli applausi e il volo di polloncini e di colombe la Madonna viene svestita dal manto nero, per rimanere gioiosa in azzurro, e per essere poi incoronata.
Le statue arrivano nella Marina in un tripudio di colori e di musica, vengono portati nella Chiesa del Rosario e ritornano al borgo in serata tra canti e fuochi d'artificio.
E' questa un tradizione a cui teniamo molto, come teniamo molto a riportarci i Santi nel nostro borgo: infatti secondo un'antica credenza, se i tre Santi non vengono riportati nella Chiesa Matrice entro la mezzanotte, dovranno dimorare per tre anni nella chiesa dalla Marina con conseguenti sventure per tutta la comunità.
Lunedì e martedì si svolge in Marina " La fiera di Galilea". In passato era un importante momento di scambi commerciali sia per i prodotti agricoli che per il bestiame, mentre oggi è un grande mercato che accoglie un gran numero di ambulanti e un richiamo per tutto il circondario.
Un tempo la pasquetta si faceva il martedì, infatti era consuetudine scendere con tutta la famiglia in processione e in attesa di rientrare al borgo si partecipava alla fiera e poi si andava sulla spiaggia a mangiare tutto ciò che c'era nella "sporta"( un grande cesto di vimini ).
"Saper vivere con piacere il passato, è vivere due volte" ( Marziale )
ciao Barbara nel mio paese di origine si chiama "Cunfrunta" e si svolge la mattina di Pasqua...una settimana dopo Pasqua si festeggia la Madonna delle Cuzzupe...che belle le tradizioni calabresi, mi mancano tanto!
RispondiEliminaCerca di ritornare qualche volta, da adulte le tradizioni acquistano un altro sapore, hanno in più ilricordo della nostra infanzia.
RispondiEliminaUn bacio e a presto
Molto interessante la descrizione di questa tradizione pasquale..è bellissimo che certe tradizioni permangono nel tempo e non vadano a perdersi, come invece spesso accade...
RispondiEliminaUn bacione!
Rosy
I borghi si stanno spopolando per la crisi economica e così si rischia di dimenticare certe belle tradizioni o di relegarle nelle sagre estive.
RispondiEliminaUn bacio